Una provocazione, ovviamente, quella che ha voluto lanciare il sindaco di Parma, Pietro Vignali, uomo forte del Pdl in Emilia, sospendendo la pulizia del prato davanti al palazzo della Pilotta – in pieno centro storico – per due giorni. Il tutto per dimostrare a che punto si ridurrebbe la città senza l’intervento degli operatori comunali, chiamati a raccogliere rifiuti e cartacce almeno tre volte al giorno: il giardino nel salotto della città si è ben presto ricoperto di plastica, bicchieri, bottiglie.
Una provocazione ispirata da un suo illustre collega, Michael Bloomberg, sindaco di New York, che in questo modo ha cercato di responsabilizzare i cittadini ‘educandoli’ alla pulizia, dato che raccogliere rifiuti costa: a Parma, circa 2,5 milioni di euro l’anno. C’è da domandarsi, però, se Vignali prima di agire abbia considerato che il suo Comune ha registrato un buco da circa 500milioni di euro, non certo dovuto alla pulizia della città: che iniziativa provocatoria potrebbero mettere in atto i cittadini per responsabilizzarlo sull’uso del patrimonio pubblico? Così, la sua gente, quelli che lo hanno votato, all’iniziativa replicano secchi: “Iniziano anche noi a sospendere per due giorni il pagamento di servizi e tasse comunali? Giusto per fargli capire che non vogliamo ricadute sui 500 e passa milioni di buco”.
Mentre Vignali gioca a imitare Bloomberg, prendendosi a cuore l’educazione dei cittadini, i conti in Comune continuano a non tornare: i revisori dei conti si sono dimessi, i loro sostituti sono stati destituiti dal Tar, le partecipate continuano a chiedere prestiti (la nuova entrata Parma Strutture ha già chiesto un finanziamento di 30 milioni di euro alle banche), si svendono interi quartieri, come quello artigianale Spip per recuperare liquidità.
Ma intanto, in una delle piazze principali della città svetta il cartello della nuova campagna di sensibilizzazione e responsabilizzazione tanto cara al sindaco Parma non è un porcile, teniamola pulita. Con tanto di una figura composta da corpo umano e testa da maiale. Alla provocazione, poi, si aggiunga la campagna sanzionatoria: gettare rifiuti fuori dai contenitori costerà al cittadino 150 euro di multa, deturpare beni pubblici con scritte 300 euro più il ripristino dei luoghi deturpati, e non raccogliere le deiezioni dei propri animali comporterà una multa fino a 250 euro.
Non che la pulizia e la cura della propria città non sia importante, ma puntare il dito contro gli sprechi comportati da cittadini maleducati sembra esagerato in un momento in cui le spese supportate per la raccolta dei rifiuti sono in trentesimo del buco nel bilancio comunale. L’Amministrazione ha stimato che, tra raccolta di rifiuti abbandonati in piazze, strade e aree verdi, ripulitura di muri cittadini imbrattati da scritte, manutenzioni di danneggiamenti a impianti sportivi e edifici pubblici, rimozione di discariche abusive, la spesa annuale si aggira attorno ai 2,5 milioni. “Più o meno – ha spiegato il sindaco Vignali – il costo di una nuova scuola, un asilo, una casa di riposo”.
E così, durante il fine settimana, piazzale della Pilotta non ha visto i consueti tre turni di pulizia (mentre è proseguito regolarmente lo svuotamento dei più di 20 cestini) che ogni giorno servono a ripulire l’area da cartacce, sacchetti, bottiglie, lattine abbandonati nel prato della piazza. “E’ una sofferenza vedere piazzale della Pace ridotta in queste condizioni – ha spiegato Vignali, parlando davanti ai cumuli di rifiuti – ma era l’unico modo per far comprendere cosa significa tenere pulita la città così come la vediamo tutti i giorni e quanto sia importante la collaborazione dei cittadini. Immaginate cosa accadrebbe alla città se per 24 ore saltassimo le pulizie. Se potessimo evitare le spese dovute alla maleducazione di alcuni per la pulizia delle strade, per la rimozione delle discariche abusive e dei graffiti, e per riparare i danni alle strutture comunali potremmo costruire nuovi asili, scuole e case popolari”.
Insieme alla campagna ‘Parma non è un porcile’ è stato presentato anche il potenziamento dei pretoriani del decoro. Si tratta di 4 equipaggi su Smart elettriche che gireranno per la città per segnalare danneggiamenti, imbrattamenti, necessità di manutenzioni, inviando alla centrale fotografie in tempo reale. Un’iniziativa analoga – spiega il Comune – a quella adottata dal sindaco di New York Michael Bloomberg.
Giulio Colla