Il direttore dell'Fmi, prima di essere arrestato a New York per violenza sessuale, era il favorito alle primarie del Ps per le presidenziali del 2012, che non sono state posticipate. Ora a tentare la scalata all'interno del partito è François Hollande
Davanti al rifiuto della magistratura statunitense di concedere la libertà su cauzione a Dominique Strauss-Khan, il partito socialista francese rompe gli indugi e conferma il calendario delle primarie socialiste per la corsa all’Eliseo 2012. L’annuncio, nonostante gli inviti alla cautela su una vicenda che molti dentro al Ps definiscono comunque un “caso privato”, decreta l’uscita di scena del direttore del Fondo monetario internazionale dalla politica francese almeno di medio periodo.
Del resto il Ps non può permettersi passi falsi. E anche se il segretario socialista Martine Aubry si è detta “sbalordita, anche dalle immagini e dai capi di accusa” e ha invitato ad attendere gli sviluppi del caso, non ha comunque dubbi sul da farsi. “Quello che succede con Dominique è estremamente grave, ma niente giustifica un cambiamento di quello che dobbiamo fare – ha assicurato il segretario, oggi atteso a Bordeaux per la presentazione del progetto socialista 2012 dopo una riunione di partito in cui ha invitato i suoi a restare uniti -. Abbiamo un calendario e io lo rispetto”. Nessun cambiamento di programma, dunque. Le candidature per le primarie saranno presentate tra il 28 giugno e il 13 luglio. E il primo turno di voto sarà il 9 ottobre. Del tutto aperta, invece, la questione del “successore” politico di Strauss-Khan, considerato da molti l’avversario più forte contro Nicolas Sarkozy.
A quanti invocano una discesa in campo ufficiale del segretario, la Aubry risponde: “Non è questo il momento”. Intanto già si inseguono le ipotesi di scalata di un altro uomo forte del partito: François Hollande. È quanto sostiene un primo sondaggio di Harris Interactive, realizzato su internet nei giorni scorsi e pubblicato oggi da Le Parisien. Per quanto possa essere non rappresentativo delle intenzioni definitive dell’elettorato di sinistra, il dato che emerge non passa inosservato all’opinione pubblica d’Oltralpe. Il 49% dei simpatizzanti socialisti e il 37% di quelli di sinistra in generale, infatti, ad oggi sceglierebbero l’ex segretario François Hollande come rivale di Sarkozy alle presidenziali. Lo stacco con qualsiasi altro candidato socialista è evidente: Martine Aubry si ferma rispettivamente al 23% e 22%, per non parlare dell’ex candidata all’Eliseo Ségolène Royal che ottiene solo un 10 % e 14 %.
Fra le ragioni del successo di Hollande, sostengono diversi analisti, il fatto che molti nel Ps fossero già indecisi proprio fra lui e Strauss-Khan. Del resto, secondo il direttore di Harris Interactive Jean-Daniel Lèvy, “esiste una certa vicinanza tra i due personaggi, che mettono entrambi l’accento sulle questioni economiche e avanzano proposte piuttosto posate”. Non solo: il moderato Hollande, già segretario socialista e vicino a Lionel Jospin, avrebbe dimostrato sul campo di volercela fare a tutti i costi, al punto di non aver mai preso in considerazione l’ipotesi di farsi da parte davanti al successo di Strauss-Khan nei sondaggi. “In confronto Martine Aubry – sostiene ancora Jean-Daniel Lèvy – Non lascia trasparire la stessa determinazione”.
Quale che sia la prossima mossa di Martine Aubry, i socialisti cercheranno in ogni modo di evitare che il caso Strauss-Khan diventi un assist per la destra. Ma se Sarkozy per il momento ha evitato commenti ufficiali eccetto, secondo Le Monde, aver dichiarato ai suoi che questo provocherà non pochi problemi al Ps, non si può dire lo stesso per il Front Nationale di Marine Le Pen. La leader dell’estrema destra francese ha già lanciato un paio di stoccate. Non solo definendo definitivamente “screditato” Strauss-Khan, ma anche attaccando la classe politica e la stampa francese per avere sempre taciuto un certo atteggiamento “patologico” del direttore dell’Fmi verso le donne.
di Tiziana Guerrisi – Lettera 22