I commenti sono iniziati nel pomeriggio di domenica, quando, dopo i primi exit poll, si era capito che Pisapia era davanti alla Moratti. Microfono privilegiato radio Padania e poi il web
“Berlusconi ha fatto il suo tempo” perché “i candidati della Lega non sono sostenuti dal Pdl”. E tra le cause dell’emorragia di voti del Carroccio anche Nicole Minetti, Daniela Santanché e le altre “donne impresentabili” del premier, oltre all’accettazione supina di quanto voluto dal governo sul federalismo fiscale.
Su Radio Padania gli elettori intervengono in diretta per commentare gli esiti del primo turno per il Comune di Milano che ha determinato il netto vantaggio del candidato del centrosinistra Giuliano Pisapia e il calo di voti per la coalizione di centrodestra. I leghisti non ci stanno a fare il mea culpa senza riconoscere che il primo ad avere fatto naufragare la Lega è proprio Silvio Berlusconi. I commenti contro il Cavaliere sono iniziati a piovere già lunedì, quando, a scrutinio inoltrato, Letizia Moratti era sotto di sei punti. Da lì il forum di Radio Padania è stato temporaneamente sospeso. Su quello spazio virtuale gli ascoltatori aggiungevano motivi di dissenso dal Pdl, criticando la demagogia sull’immigrazione e il vittimismo giudiziario al centro della campagna elettorale. E visto che nelle ultime ore il risentimento della base non sembrava placarsi, il forum non è ancora stato riattivato. “Che due palle. Tutti i forum ufficiali della Lega Nord sono chiusi sotto elezioni. Rientrano nella par condicio e se non li chiudessero porterebbero a sforare”, si giustifica online Radio Padania Libera. Una motivazione insufficiente per spiegare la censura, visto che il forum è sul web.
Se il malcontento viene oscurato dall’emittente di via Bellerio, su facebook gli elettori del Carroccio calcano la mano sulla sconfitta milanese. Al Galliano non condivide nemmeno la scelta del candidato sindaco e in attesa del ballottaggio scrive: “Se la Moratti cederà il posto di sindaco a Salvini andrò a votare, sennò…picche”. Ma Esprit Brownie, disincantato, replica: “La Moratti non metterebbe uno così al suo fianco, altrimenti certi suoi amici non potrebbero più fare affari con l’Expo “.
Un altro commento firmato da Radio Padania Libera getta benzina sul fuoco, sottolineando l’abitudine agli odi fratricidi nel Pdl che si ricompatta però in campagna elettorale (“Il fatto che nel Pdl si distruggano a vicenda è una cosa nota da tempo, ma di solito sotto elezioni tornano granitici”).
Ma quel che serpeggia tra i leghisti è la stanchezza nei confronti di Silvio Berlusconi. Puntuale l’analisi di Arnoldo Mariotti secondo cui l’era del Cav. è finita. Ed è meglio che lo sia per la sopravvivenza della Lega perché “i festini di Arcore, l’insistenza sulle centrali nucleari mentre moriva la gente in Giappone, la guerra in Libia e il caso Cosentino hanno impedito ad una certa percentuale di cittadini di votare nuovamente PDL e alla Lega Nord di guadagnare qualche consenso”. Poi cala la mannaia su Berlusconi che “è un cavallo bolso. Occorre cominciare a pensare di lasciarlo al suo destino”.
Anche per Lillo Trollo Berlusconi “ha finito la benzina, pensa solo a se stesso, ha troppi casini personali per governare con lucidità” e per Colombo Massimo è l’ora dell’aut aut: “Per la Lega Berlusconi è ormai zavorra, una persona deleteria che ci fa perdere credibilità e voti. Bossi non può più fingere di non sentire, è giunta l’ora di prendere decisioni epocali. Ad ogni costo. Pena l’estinzione”.
Il primo turno a vantaggio di Pisapia è il canto del cigno per i leghisti che intravedono già i segnali politici del ‘dopo Milano’. Per quanto i militanti del Carroccio lo vogliano scaricare, resta il dubbio sulle prossime mosse del Presidente del Consiglio visto che, aggiunge Massimiliano, “il ducetto chi lo sa, lui a casa non può andare, deve prima passare in Tribunale”.