Bene, di seguito qualche aiutino per il prossimo anno, quando alle prossime elezioni comunali vi risveglierete nuovamente dal sonno e riscoprirete un’altra volta che esistiamo.
1. “Facciamo qualunquismo”. Qualunquista è criticare tutto e non fare niente. Siamo cittadini che stavano sprofondando nell’indifferenza e nella rassegnazione per la politica tradizionale, grazie al blog di Beppe Grillo, la
rassegnazione è diventata speranza, ci siamo incontrati, circa 100.000, abbiamo preso fiducia e rimboccandoci le maniche stiamo mettendo tempo idee e impegno per organizzarci e pensare un futuro e una politica fuori dagli schemi
partitocratici.
2. “Voto di protesta?” Sbagliato, voto di “testa”, ragionato, informato, consapevole. Voto “per” e non voto contro. Basta leggersi i programmi nei vari comuni.
3. “Rubano voti alla sinistra.” Non rubiamo voti a nessuno, affermazione bizzarra oltre che falsa, primo perché i voti sono dei cittadini, fino a prova contraria liberi di scegliere di volta in volta da chi farsi rappresentare e non proprietà privata dei partiti, secondo perché in molte città cresce il centrosinistra ed allo stesso modo il MoVimento. Gli elettori a 5 Stelle, parlo per esperienza diretta, sono generalmente persone che senza di noi avrebbero messo una fetta di mortadella nella scheda con su scritto: “vi siete magnati tutto, magnateve anche questa”. Persone che tornano in cabina elettorale a votare col sorriso e non col naso tappato per mettere una sofferta croce sul “meno peggio”. Per la democrazia acqua fresca che argina l’astensione e non anti-politica, semmai anti-mala-politica. Avreste bisogno di un po’ di autocritica invece di scaricare i vostri insuccessi su di noi.
4. “Devono capire cosa vogliono fare da grandi.” Questa a dire il vero l’ha detta Bersani. Un solo commento: A Bersa’, prendi ‘no specchio, fatte na domanda e datte na risposta…
5. “Ormai sono anche loro un partito.” Fatevene una ragione, anche se capisco che per la vostra cultura sia difficile da accettare: noi non ragionamo più in termini dx e sx, non siamo un partito, o meglio, siamo “partiti” ma non abbiamo una forma partito (che è sempre e comunque verticale anche se burocratico-democratica) e nemmeno un apparato di funzionari. Siamo un rizoma, una rete, alla base non vi è l’ideologia ma la condivisione di esperienze e conoscenza. Nel percorso non vi sono carriere, privilegi, arricchimenti ma passione, sacrificio, coraggio.
6. “Fanno vincere Berlusconi.” A sinistra sono stati per quindici anni la stampella di Berlusconi, dobbiamo ringraziare solo loro. Se ci fossimo stati noi, anche solo un mese a palazzo Chigi, oggi una legge sul conflitto di interesse ci sarebbe. Non aggiungo altro ma la lista è lunga. Detto questo noi puntiamo a cambiare completamente il sistema e il modo di fare politica, non solo le persone. Aggiungo per comprendere meglio questo punto la cronaca di un fatto raccontata da un amico Milanese via FB: “Ieri sera sono uscito ed un mio amico del PDL mi ha detto: -tutta colpa dei grillini che hanno tolto i voti alla Moratti.- Mezz’ora dopo incontro uno del PD e mi dice: -tutta colpa vostra, Pisapia sarebbe passato al primo turno.- A quel punto gli ho dato il numero di telefono del mio amico del PDL e gli ho detto: -mettetevi d’accordo fra di voi, tanto lo fate sempre.-”
Guardare i prossimi due video (specie il secondo) per capire di più, tutorial accelerato per opinionisti negligenti.
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