Scambio di accuse tra i due candidati sindaci. L'ex magistrato attacca l'avversario: "Sei l'uomo di Cosentino, fai fallire le imprese fatte con i soldi pubblici". Lui replica: "Dimettiti dal parlamento Europeo e fatti processare"
Uno scambio al vetriolo, in cui si sono comunque ritrovati gli argomenti della campagna elettorale svolta per il primo turno. La strategia dunque non è cambiata. “Napoli non vuole essere amministrata dal candidato di Nicola Cosentino, sul quale pende una richiesta di arresto per concorso esterno in associazione camorristica. Io al contrario di Lettieri la mattina non devo fare un giro di telefonate per sapere quanti del suo entourage sono ancora a piede libero”. Luigi de Magistris prepara il ballottaggio spingendo sul tema della legalità e della trasparenza.
Nel corso del faccia a faccia l’europarlamentare dell’Idv candidato sindaco a Napoli, sottolinea il profilo di autonomia della sua candidatura (“non sono l’espressione dei partiti ma dei napoletani”, ha detto l’ex pm) e promette un’amministrazione onesta della città. “La mia sarà una giunta dalle mani pulite, le mie liste sono pulite, non c’è alcun appartenente alla camorra. Nel mio programma c’è un taglio netto tra la camorra e la politica. Io infatti non mi accompagno a Nicola Cosentino che è la persona e che ha presentato Gianni Lettieri a Berlusconi. Per togliere linfa alla camorra occorre dare il lavoro e considerarlo come un diritto e non come un privilegio elargito dal potere politico, in secondo luogo occorre riaprire la città, creando luoghi di aggregazione sociale e culturale. Se la città viene vissuta a pieno dai suoi cittadini, se la gente va fuori la sera, tanti episodi di microcriminalità di cui abbiamo letto non ci sarebbero stati”.
Lettieri ha rilanciato: “De Magistris lancia il sasso ma poi si barrica dietro l’immunità come ha fatto per tre volte al parlamento europeo. E’ contrario all’immunità parlamentare in Italia ma poi in Europa la utilizza. Perché non si dimette e rinuncia ai 25.000 euro che guadagna ogni mese a Strasburgo? Da magistrato ha sprecato i soldi pubblici per fare inchieste che non hanno portato da nessuna parte”.
Immediata la risposta dell’ex pm: “Da magistrato prendevo 7.000 euro, da europarlamentare 6000. Dell’immunità parlamentare, scattata a difesa della libertà di opinione, non ne avrò più bisogno, perché, tra dieci giorni, sarò il sindaco della città, Lettieri, mi potrà querelare e risolveremo la cosa in tribunale”. Gli elettori napoletani, ha aggiunto, “hanno capito che è possibile una svolta, che siamo alla fine di un ciclo. All’inizio della campagna elettorale ho trovato una città depressa, demotivata, io ho trasformato questa sfiducia in partecipazione, mobilitazione sociale e entusiasmo. Nella mia giunta non ci sarà nessun esponente delle precedenti amministrazioni”.