L’agenzia di rating Fitch ha declassato di tre punti il merito di credito della Grecia, da ‘BB+’ a ‘B+’. “Rischia il default”, e il commento del ministro dell’Economia francese, Christine Lagarde. Il giudizio di Fitch, fa sapere l’agenzia, è sotto osservazione per possibili nuove bocciature. Per il ministro delle Finanze greco, George Papaconstantinou, il Paese deve accelerare le privatizzazioni e le dismissioni del patrimonio immobiliare pubblico. Il ministro punta a velocizzare il programma di privatizzazioni da 50 miliardi di euro, che ha una scadenza fissata al 2015. “Dobbiamo procedere più velocemente e decisamente – ha detto Papaconstantinou – per riaccendere il motore economico greco e fargli produrre posti di lavoro, investimenti e ricchezza”. Un’accelerazione richiesta anche dagli ispettori del Fondo monetario internazionale, dell’Unione europea e della Banca centrale europea che – secondoil giornale online greco ‘eKathimerini’ – avrebbero deciso di sospendere la loro missione nel Paese. “I ministri finanziari europei hanno espresso forti dubbi riguardo ai lenti progressi” compiuti da Atene nel processo di risanamento finanziario, ha aggiunto Lagarde.
L’agenzia di rating riferisce in una nota che senza un nuovo programma d’aiuti alla Grecia finanziato dall’Ue e dal Fmi, Fitch potrebbe nuovamente tagliare il rating portandolo alla categoria ‘CCC’, “che indica alta probabilità di un default”. La prima risposta arriva da Jens Weidmann, esponente della Banca centrale europea e governatore della Bundesbank, secondo cui l’ipotesi che la Bce dilazioni le scadenze del debito greco “presuppone implicitamente che l’Eurosistema fornisca risorse finanziarie a fronte di garanzie insufficienti”. “Questa monetizzazione del debito pubblico – ha aggiunto – non può essere tollerata”. “Di conseguenza – ha continuato a spiegare Weidmann – un’ampia parte del settore finanziario greco rimarrebbe senza finanziamenti”, sottolineando come “il rischio contagio ad altri Paesi potrebbe aumentare in modo considerevole”.
E la notizia del taglio del rating greco ha provocato uno scivolamento delle borse europee, dove l’andamento dei principali titoli quotati sui listini del Vecchio continente ha perso un punto percentuale – e anche oltre – in diverse piazze azionarie.