L'agenzia ha declassato il merito di credito del Paese. Da Ue, Bce e Fmi parere unanime: "Le privatizzazioni sono troppo lente". E il ministro delle Finanze greco, Papaconstantinou, punta ad accelerare il programma da 50 miliardi di euro
L’agenzia di rating riferisce in una nota che senza un nuovo programma d’aiuti alla Grecia finanziato dall’Ue e dal Fmi, Fitch potrebbe nuovamente tagliare il rating portandolo alla categoria ‘CCC’, “che indica alta probabilità di un default”. La prima risposta arriva da Jens Weidmann, esponente della Banca centrale europea e governatore della Bundesbank, secondo cui l’ipotesi che la Bce dilazioni le scadenze del debito greco “presuppone implicitamente che l’Eurosistema fornisca risorse finanziarie a fronte di garanzie insufficienti”. “Questa monetizzazione del debito pubblico – ha aggiunto – non può essere tollerata”. “Di conseguenza – ha continuato a spiegare Weidmann – un’ampia parte del settore finanziario greco rimarrebbe senza finanziamenti”, sottolineando come “il rischio contagio ad altri Paesi potrebbe aumentare in modo considerevole”.
E la notizia del taglio del rating greco ha provocato uno scivolamento delle borse europee, dove l’andamento dei principali titoli quotati sui listini del Vecchio continente ha perso un punto percentuale – e anche oltre – in diverse piazze azionarie.