A Bologna per presentare il suo ultimo libro “Per una buona ragione”, il segretario del Partito Democratico fa prima tappa dai genitori che, da ieri, sono in presidio in via de’ Castagnoli per protestare contro i tagli alla scuola con uno sciopero della fame a staffetta. “La scuola è nel nostro cuore e dovrebbe essere nel cuore dell’Italia – dichiara – La situazione della finanza pubblica ha massacrato l’istruzione e aggredito l’università. È stato fatto un disastro e bisogna assolutamente porre rimedio”. Circondato, Bersani ascolta le ragioni e gli appelli delle famiglie, e firma il libro degli ospiti per lasciare una traccia scritta della propria solidarietà. Prima di abbandonare il presidio, un’ultima foto di gruppo immortala un leader visibilmente emozionato accanto a una bambina, ancora più emozionata di lui.
L’attenzione si sposta poi, inevitabilmente, sulle ultime mosse di Berlusconi, che in vista dei ballottaggi oggi ha registrato cinque interviste: Tg1, Tg2, Tg5, Studio Aperto e Tg4. “Abbiamo saputo che il premier intende invadere le testate – commenta – non accetteremo di dare alibi a una vergogna di questo genere. Per questo domani mattina saremo davanti all’Autorità garante delle comunicazioni a Roma a protestare. Se Berlusconi vuole discutere delle elezioni, venga a fare un confronto tv con me, io sono disponibilissimo. Non siamo in Bielorussia”.
Il clima è teso, la sfida importante. Bersani si mostra però ottimista: “Vinceremo a Milano e anche a Napoli. Ne sono convinto, perché ho visto un sommovimento profondo di allontanamento dalla destra – spiega – Non avevo dubbi nemmeno su Bologna, che alla fine ha dimostrato di essere una città che vuole riprendere la sua strada”. Il punto di forza di Pisapia? “Nel suo successo c’è un messaggio di sobrietà e semplicità. Il tentativo di metterlo in un angolo è fallimentare. A Milano è in atto una riscossa civica larghissima, e noi siamo pronti a sostenerla”.