Il referendum del 12 e 13 giugno 2011Ho ritrovato il desiderio e mi sono riaccovacciato per terra sotto un pino marittimo per mangiare i pinoli più buoni del mondo.

In un personale porta a porta ( o forse è meglio scrivere porta dopo porta) ho ritrovato un amico livornese che non aveva voluto dare, lui noto moccolatore, il suo voto a Pisa-pia. Gli ho parlato e ha cambiato idea. Al ballottaggio ci sarà.

Ho ritrovato nel programma del Movimento 5 Stelle alcune cose che spesso ho sentito dire a Matteo Renzi (dimezzare i costi della politica e rendicontare le spese, se uno perde via e avanti il prossimo, dopo due mandati si cambia, politica come passione). Questo mi piace.

Ho parlato con un giovane amico che vive nella città dove andrò a vivere quando sarò molto vecchio, Siviglia, e mi ha giurato che sì, si può, senza corrida e con molta eticità.

Ho parlato, non so se da sveglio o dormendo, con la signora Moratti e le ho chiesto un buon indirizzo per un buon panettone. Non mi ha creduto e mi ha dato del polemico comunista.

Ho chiesto, sempre nel mio pisolino pomeridiano, al nostro primo ministro cosa c’era per secondo. Si è arrabbiato e non ho capito perché. Mi era parso così gentile da un paio di giorni, così disponibile ad accontentare i suoi ospiti. Perché, non so se ve ne siete accorti, ci tratta proprio da ospiti, convinto com’è che il paese sia suo. Poi si è imbronciato e non mi ha parlato più. Alle volte sogno cose strane, come degli incubi alla rovescia.

Ho visto di recente un film con una grandissima regia e un attore a cui vorrei dare tutti i premi del mondo. Anni fa li ho avuti a cena entrambi in tempi diversi. Il primo, il regista, mangia esattamente come ve lo potete immaginare, e sui dolci perde il controllo. L’altro, l’attore, è un signore di una gentilezza rara e sorridente.

Ho fatto anche un altro sogno e non ve lo sto a raccontare. Ma in sintesi aveva una sua morale: la vita, piaccia o non piaccia, va avanti e tutto cambia. Alla fine i cattivi perdono in ogni caso perché lasciano una pessima memoria di sé. I buoni invece vengano ricordati con affetto e rimangono stabili come esempi per chi verrà.

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