Il Pdl denuncia: una donna presa a pugni in piazza Frattini da un consigliere di Zona 6. Il pd replica: bruciate bandiere in un nostro circolo. Pisapia: i miei non sono responsabili di aggressioni. poi un appello a stare calmi. Il ministro La Russa: in via Osoppo gente di sinistra
Ieri tensioni e aggressioni con due persone finite all’ospedale. E oggi si replica, condendo il tutto con polemiche e scambio di accuse. Iniziamo dalla fine. Ovvero da un cane. Da qui, infatti, inizia l’ennesimo parapiglia elettorale. Il tutto avviene in piazza Frattini, periferia sud della città. Qui scoppia una lite tra una donna marocchina e una italiana, il cui cane, a detta della straniera, ha fatto cadere il proprio figlio. Ne nasce una rissa verbale che scade poi in insulti a sfondo razzista da parte di una signora della zona, nota per essere un’accesa leghista. La proprietaria del cane si allontana, per poi tornare poco dopo intenzionata ad aggredire la marocchina. Qui interviene un esponente del comitato acqua pubblica che la strattona. L’italiana, che ha problemi psicologici, inizia a stare male. Vomita. Quindi chiama l’ambulanza. Uscirà dal pronto soccorso con una prognosi di cinque giorni. In tutto questo, carabinieri e polizia, intervenuti sul posto, non rilevano reati. In piazza S.Agostino, invece, la questura conferma atti vandalici ai danni del comitato elettorale del consigliere Pdl Giulio Gallera. Sulla sponda del centrosinistra, Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Pd in consiglio comunale, rende noto un atto di vandalismo contro il circolo Caponnetto dove sono stati bruciate alcune bandiere e manifesti del Pd.
Intanto Pisapia nega responsabilità dei suoi per i fatti di ieri, il Pdl, invece, quelle responsabilità le rilancia. Il day-after, dunque, non aiuta a calmare le acque elettorali. Inizia Giuliano Pisapia e lo fa a margine di un incontro mattutino in un teatro milanese. Non ha dubbi. Lui esclude che un suo sostenitore abbia aggredito Franca Rizzi, la militante del Pdl che ha denunciato di essere stata attaccata mentre volantinava al mercato di via Osoppo e ora si trova in ospedale. Quindi fa un appello alla calma e invita i suoi “a porgere l’altra guancia” se provocati o addirittura aggrediti, perché, dice, “in questo momento qualcuno ha interessa ad alzare la tensione”. Sul fatto specifico di via Osoppo, ribadisce, “escludo che la signora Rizzi sia stata malmenata o spintonata da un mio fan. In ogni caso le auguro pronta guarigione”. La parole di Pisapia gettano però benzina sul fuoco delle polemiche. Inizia così Ignazio La Russa. “Ad aggredire ieri in via Osoppo a Milano la signora Franca Rizzi – ha detto – è stato un sostenitore di Giuliano Pisapia, tant’è che aveva lo stemma del candidato e stava con altre persone pure loro con stemma e fischietti”. Quindi ha spiegato: “Mi sarei aspettato, lo dico sinceramente perché ho sempre stimato Pisapia come persona che anzichè dire ‘non sono persone del mio staff’, fosse andato dalla signora a chiedere scusa”.
Nel pomeriggio, poi, tocca ad Alan Rizzi, assessore Pdl e figlio della signora Franca. “Questa mattina dopo aver letto le dichiarazioni di Giuliano Pisapia mi sono sentito in dovere di intervenire, come figlio, perché ritengo si sia oltrepassato il limite della decenza”. Quindi racconta: “Ho trascorso l’intera giornata accanto a mia mamma ieri, in attesa che i medici ci dicessero come stava. E’ stata costretta a passare la notte in ospedale, lontana dai suoi figli, lontana dalla sua famiglia. E perchè? Perchè ieri mentre accompagnava il nostro sindaco in giro per un mercato è stata vergognosamente aggredita. E’ scandaloso”. Quindi attacca il centrosinistra: “E’ scandaloso che nessuno della coalizione di Pisapia abbia preso le distanze, si sia dissociato, che nessuno si sia degnato di fare pubbliche scuse a mia madre e che, come al solito, ci si nasconda dietro a un dito”. Dopodiché l’assessore squaderna le prove: “Ci sono foto e testimonianze che smentiscono le loro versioni distorte e strumentalizzate. Con quale ipocrisia si chiede di abbassare i toni, se poi il signor Pisapia è il primo a gettare benzina sul fuoco? Con quale coraggio di fronte ad una donna di 65 anni aggredita pubblicamente si riesce a dire ‘avrà cercato lo scontrò? Con quale dignità e con quale faccia ci si presenta come moderati se poi non ci si dissocia da un gesto di violenza?”
Intanto, Franca Rizzi ha formalizzato querela in cui denuncia di essere stata aggredita da un sostenitore di Pisapia. Lunedì tutti gli atti (il verbale d’identificazione, le testimonianze e gli accertamenti) saranno inoltrati all’autorità giudiziaria che a quel punto deciderà se procedere e per quale reato. Potrebbe essere ravvisato quello di lesioni (lievi) o il tutto essere derubricato nel meno grave reato di percosse. L’uomo identificato è un incensurato di 56 anni, che non risulta avere alcun collegamento con ambienti estremistici, con i centri sociali o avere commesso reati a sfondo politico o avere precedenti di ordine pubblico. Il signore non è ancora stato formalmente sentito dai poliziotti, e quindi, al momento, non esiste una sua versione dei fatti anche se, stando alle testimonianze, la donna si sarebbe stesa a terra per il dolore causatole da un calcio.
Rimesse in tasca le polemiche, quella di oggi è un’altra giornata di propaganda elettorale che arriva anche sui sagrati delle chiese dove oltre un migliaio di militanti è impegnato a distribuire volantini all’uscita delle Messe. L’iniziativa è stata annunciata dall’assessore ciellino Carlo Masseroli, uno dei più votati nella lista del Pdl al primo turno. “Le idee di Pisapia – ha spiegato Masseroli – sono inconciliabili con una concezione cristiana della vita: vorrei sapere come la pensano i cattolici di sinistra”. Il volantinaggio sui sagrati, che coinvolgerà 170 parrocchie per un totale di circa un migliaio di celebrazioni nell’arco della giornata rappresenta, per Masseroli, una vera e propria operazione verità nei riguardi dei fedeli. “Vogliamo portare consapevolezza tra l’elettorato cattolico sulla differenza tra i programmi di Letizia Moratti e di Giuliano Pisapia perchè si contrappongono due concezioni radicalmente diverse della società e dell’uomo. Votare Pisapia, da sempre sostenitore dell’interruzione volontaria di gravidanza, significa fare di Milano una città all’avanguardia nel riconoscimento delle famiglie omosessuali e della droga libera”.
Fischi, ma anche applausi per Umberto Bossi che oggi pomeriggio è arrivato alla festa di quartiere in via Carlo Farini. Il Senatùr ha raggiunto il ministro Roberto Calderoli a un gazebo della Lega per lanciare la raccolta firme sullo spostamento di due ministeri a Milano. Silvio Berlusconi arrivato ieri a Milano nel pomeriggio è annunciato al San Carlo dove è ricoverata la signora Franca Rizzi. “Il presidente Berlusconi -dice Mario Mantovani, coordinatore Pdl in Lombardia – è atteso intorno alle 18 all’ospedale dove è ricoverata la mamma del nostro assessore Alan. Il premier verrà ad esprimere la sua solidarietà. Ormai a Milano c’è un clima di violenza sempre più inaccettabile, sono convinto che i milanesi si renderanno conto che così non si può andare avanti e non consegneranno certo la città a questa sinistra violenta”.