Dopo il primo punto sulla verità sui dati d’ascolto, andiamo al secondo punto delle argomentazioni di SKY: i soldi.
Vediamo cosa dice SKY proprio nella mail che Mockridge – di “suo pugno” – sta scrivendo e riscrivendo a migliaia di abbonati che chiedono la disdetta: “A Sky Italia abbiamo stima per Current TV e per Al Gore. Per questo motivo lo scorso 13 maggio abbiamo fatto al suo socio, Joel Hyatt, un’offerta per continuare ad avere Current per altri tre anni su Sky (vedi allegato). Non corrisponde dunque affatto al vero che Sky abbia deciso unilateralmente di cancellare il canale. 

Purtroppo, Joel ha deciso di non accettare la nostra offerta e ha chiesto invece di avere il doppio di quanto Current percepisce attualmente, una cifra che arriva ad essere vicina a 10 milioni di dollari.”

Qui la verità è semplice: SKY ha cancellato Current TV senza neanche entrare in una trattativa. Punto.
Potremmo fermarci qui. Questo basta e avanza. Ma andiamo avanti.
Non abbiamo MAI chiesto 10 milioni di dollari. Dopo l’indignazione manifestata a SKY per la sua decisione, SKY ha chiesto a Current TV di fare una proposta: e abbiamo chiesto 4.3 milioni di euro l’anno, il 30% in più di quanto percepivamo. Punto.
Potremmo fermarci qui. Già questo basterebbe per affermare con assoluta certezza che le dichiarazioni di SKY sono false: ci hanno cancellato deliberatamente, prima di qualsiasi trattativa; una volta fatto loro presente la gravità di quanto stavano facendo ci hanno chiesto “quanto volete?” – e per iniziare una trattativa quindi abbiamo proposto un 30% in più. E’ molto grave che venga scritto e comunicato agli abbonati SKY e quindi diffusa per mezzo stampa una informazione completamente FALSA.

A chi ha già capito qual è la verità consiglio di fermarsi qui. Chi vuole capire i dettagli di quello che è successo e leggere le prove venga pure avanti in quello che ora diventa un racconto – e sarà lungo.

Current TV parte l’8 maggio del 2008 con un contratto di 3 anni con SKY Italia; scadenza designata 8 maggio 2011. Nel contratto erano previste delle condizioni di rinnovo automatico: come dice Mockridge se avessimo raggiunto i 4500 spettatori medi il secondo ed il terzo anno avremmo avuto il nostro contratto rinnovato per altri due anni alle stesse condizioni. Così non è stato: abbiamo cambiato linea editoriale, abbiamo puntato sulla qualità e non sulla quantità. Abbiamo avuto progressivamente un incremento degli ascolti consolidando un pubblico di persone desiderose di informarsi, per poter cambiare il mondo. Un pubblico che sfugge all’Auditel, non è rappresentato in maniera numericamente significativa nel panel di rilevazione, e che ha però un profilo molto alto. Lo abbiamo fatto lavorando nei confini di un contratto pensato per una tipologia diversa di canale: l’idea originaria del 2005 di un palinsesto multitematico con tantissimi video presi dalla rete. Un’idea di TV a basso costo, con poca anima e di poco interesse per il pubblico televisivo. Abbiamo cambiato quindi Current TV nel 2009 (ad aprile) trasformandola progressivamente in quello che conoscete. Gli ascolti sono notevolmente aumentati, l’identità del canale è diventata sempre più forte, ma soprattutto è diventata più forte l’importanza della sua missione: una garanzia di libertà, come l’hanno definita in molti.

SKY Italia è diventata nel corso del tempo una grande fan di Current TV. Da Tom Mockridge in giù, tutta l’alta dirigenza di SKY era “orgogliosa di avere Current TV nella piattaforma SKY Italia” (loro parole che ho ricevuto via mail) fino ad accoglierci con – letteralmente – scrosci di applausi durante le presentazioni interne. Le ultime comunicazioni, sempre dall’alta dirigenza SKY a me personalmente, sono state: “Non ti preoccupare degli ascolti – l’Auditel non riesce a rilevarvi” (la stessa Sky ha contestato in passato il sistema Auditel per la sua scarsa rappresentatività del mercato televisivo di oggi). E poi “generate talmente tanto interesse e rumore quotidiano che per SKY Italia siete una risorsa irrinunciabile”.

Discorsi comprensibili visti i nostri risultati (la nostra rassegna stampa degli ultimi 24 mesi è semplicemente impressionante – idem per l’online, etc.) e visto il fatto che SKY è una piattaforma a “sottoscrittori”: ovvero paghi per vedere, e quindi vale la pena avere dei canali che generino nuovi abbonati (o che mantengano gli attuali).
Tutto bene quindi. Anzi benissimo. Compreso l’ultimo meeting che ho personalmente avuto con l’alta dirigenza SKY (al telefono). Era il 5 aprile 2011, poco più di un mese prima della scadenza del nostro contratto. In quel meeting abbiamo discusso di contenuti – della nostra nuova linea di Film e Mini Serie TV – e mi è stato confermato che “Current TV ci piace cosi com’è; non cercate facili soluzioni per aumentare gli ascolti, va bene così. Stiamo già lavorando sul rinnovo che vi manderemo a breve”. Il successivo 8 aprile – ad un mese esatto dalla scadenza del contratto – il mio CEO Mark Roshental e il fondatore di Current, Joel Hayatt, hanno quindi incontrato Tom Mocrikdge per un pranzo a Milano – per confermare le intenzioni di SKY a rinnovare il contratto – senza parlare di numeri. Manco a dirlo: il risultato dell’incontro è stato eccezionale. Grandissimi apprezzamenti per Current e quindi la comunicazione che SKY era già al lavoro per il rinnovo che aveva intenzione di chiudere entro la scadenza del contratto (quindi in 1 mese).

Tutto bene quindi. Come ampiamente previsto.
Ci siamo messi in attesa a quel punto della proposta di SKY pronti ad iniziare una fase di negoziazione. Eravamo curiosi soprattutto di capire quanto SKY ci avrebbe proposto in termini economici, visti i grandi apprezzamenti che ci avevano fatto e gli oggettivi ottimi risultati che avevamo loro portato.
E’ a questo punto che accade qualcosa di strano, di “incomprensibile”.

Invece di ricevere una bozza del contratto di rinnovo, il 22 aprile 2011 arriva un fax (quello che abbiamo condiviso con voi nei giorni scorsi, nella nostra sede in America (anticipato da una telefonata di Tom Mocrkridge a Joel Hyatt) dove si dice che per “inaspettate restrizioni di budget [SKY] non è in una posizione tale da poter negoziare un rinnovo dell’accordo di distribuzione” e che quindi il contratto scadrà il 7 maggio 2011. Sempre nello stesso FAX, SKY ci comunica che fissa al 30 giugno 2011 il termine delle nostre trasmissioni.

Cosa?!!

Cosa è successo? Perché SKY ha improvvisamente e radicalmente cambiato idea senza nemmeno entrare in una fase negoziale? Dopo averci detto che ci adoravano, che erano completamente soddisfatti, che andava tutto bene, che gli ascolti andavano bene, che amavano Current TV per quello che era tanto da pregarci di non cambiare niente ci cancellano di punto in bianco dandoci 1 mese di tempo per levarci dai maroni? E peggio: proponendoci 1 milione di euro per uscire dalle scatole senza fare rumore!

Cosa è successo?!! E’ quello che Joel Hyatt ha chiesto a Tom Mockridge immediatamente: Mockridge ha ribadito la testi dell’“improvvisa restrizione del budget”. A quel punto Hyatt – manifestando tutto il nostro stupore per la clamorosa e completamente inaspettata posizione di SKY Italia – ha chiesto di darci tempo almeno fino al 31 luglio 2011 per chiudere le trasmissioni, cosa che è stata formalmente accettata da SKY in un successivo FAX.

Da quel punto in poi non ci sono state successive comunicazioni. Abbiamo aspettato di parlare con loro nuovamente di persona in un incontro che era già stato in precedenza fissato per il 10 maggio a Los Angeles tra James Murdoch e Joel Hyatt, Mark Roshentall e Al Gore. In origine il tema dell’incontro era tutt’altro: come estendere la collaborazione con SKY. Ma si è evidentemente trasformato nell’occasione per discutere direttamente con la “proprietà” il perché di questa clamorosa decisione.

Capite bene che già prima di quell’incontro noi avremmo potuto fare uscire la notizia: Current TV è stata improvvisamente cancellata da SKY Italia senza che sia stata avviata nessuna trattativa economica e contro ogni assicurazione precedente da parte di SKY stessa.

Siamo invece voluti andare a quel meeting confidenti che la questione sarebbe cambiata. Mi si riferisce che Murdoch in quell’incontro è stato molto cordiale; si è mostrato all’oscuro di quanto stava accadendo e – dopo che è stato informato che Current TV non avrebbe accolto in silenzio la decisione di SKY – ha chiesto 48 di tempo per informarsi e trovare una soluzione. Dopo poco più di un giorno infatti Tom Mockridge chiama nuovamente Joel Hyatt e chiede “cosa volete per rimanere nella piattaforma SKY?”.

E’ quello il primo ed unico momento in cui Current TV propone a SKY Italia una cifra per iniziare la trattativa, e la cifra è: 4.3 milioni di euro l’anno; ovvero il 30% in più della somma percepita precedentemente; ovvero 0,02 centesimi di euro in più per ogni abbonato SKY.

Quello è il solo ed unico momento in cui ci è stato chiesto di fare una proposta.

In risposta, da SKY il 13 maggio 2011 arriva alla sede americana di Current TV un fax con la prima e sola proposta di SKY: 1 milione di euro l’anno, ovvero il 70% in meno di quello che percepivamo prima. In aggiunta SKY ha 1 milione di euro l’anno di pubblicità, forse non sapendo che già oggi ne facciamo più di 1.3 milioni.

La verità è che ci hanno proposto una cifra con cui non si fa un canale TV che deve andare 24 ore al giorno 365 giorni l’anno e auspicabilmente aumentare gli ascolti.

Per realizzare i 5 minuti a puntata di Qui Radio Londra, in onda su Rai1 dopo il Tg1 delle 20, dal lunedì al venerdì, si pagheranno 5 milioni di euro all’anno. Per una puntata di X-Factor su Rai2 si parlava di costi attorno a 1.200.000 euro. Ora il talent show sbarcherà su Sky Uno in autunno, e l’Italia sarà così l’unico paese al mondo dove X-Factor andrà in onda su una pay-tv. Per il programma – chiuso dopo la prima puntata – di Vittorio Sgarbi su Rai1, 8 milioni in tre anni.

Insomma, quella di Sky non è stata una proposta. È stato un insulto; una mossa fatta con l’evidente obiettivo di poter poi pubblicamente affermare: noi l’offerta l’abbiamo fatta, sono loro che non l’hanno accettata!

E ti credo che non l’abbiamo accettata! Con quelle cifre NON si fa televisione, non il tipo di televisione che stiamo facendo noi pur essendoci imposti dei costi di produzione e acquisizione dei contenuti super economici rispetto al mercato. Con quella cifra non si fa televisione né tantomeno si permette a una canale che sta andando bene, nel quale credi, che ti porta tanto valore, di crescere.

Quella cifra è stata un insulto, una mossa pensata solo per “pararsi” da quella che è sempre stata la verità: SKY Italia ci ha cancellato deliberatamente, senza nessuna motivazione economica.

A quel fax Joel Hyatt ha risposto con una mail a Tom Mocrkidge dicendo “Tom, spero che nel fax che ci avete appena inviato ci sia un errore di battitura nella cifra che ci avete proposto”.

Nessuna risposta da SKY. A quel punto abbiamo deciso di rendere pubblica la notizia del comportamento di SKY nei nostri confronti ed è successo quello che sapete: il 19 maggio 2011 Al Gore è sbarcato a Roma, ha incontrato i blogger, ha parlato con la stampa è stato ospite ad Annozero. La notizia è uscita.

Il giorno successivo – il 20 maggio 2011 – SKY ha dato la sua risposta che (rimanendo solo sulla questione economica) recita: “noi di SKY abbiamo fatto una proposta a CurrentTV, sono loro che non l’hanno accettata”. Come da copione. E per dare dimostrazione hanno diffuso copia del fax che ci avevano mandato “sbianchettando” le cifre (per forza! Non potevano farsi un autogoal così clamoroso rivelando la cifra ridicola messa sul piatto). Ma l’autogoal SKY se l’è fatto comunque, perché a quel punto Current TV per dimostrare – senza più ombra di dubbio – la veridicità della sua posizione ha deciso di pubblicare il fax del 22 aprile 2011 (quello dove SKY cancellava Current TV senza che mai ci fosse stata una trattativa economica, adducendo improvvisi motivi di budget) e quindi il fax con la proposta di SKY del 13 maggio – senza però l’uso del bianchetto, con le cifre rivelate perché tutti sappiano come stanno veramente le cose.

Questo il racconto, molto lungo ma essenziale per spiegare come sono andate le cose. Lungo il racconto, breve la conclusione: SKY Italia ha cancellato Current TV senza nessuna trattativa economica e ha quindi mentito ai suoi abbonati e all’opinione pubblica su diverse questioni (cosa è accaduto, le cifre richieste da Current, …). Niente male. Rimanete connessi per le prossime puntate.

Alla pagina nocensura.current.com del nostro sito sono disponibili avatar e banner per sostenere Current.
Su Twitter: #salviamocurrent
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