La breccia di Pisapia
La campagna di terrorismo nei confronti di Pisapia assume sempre più una connotazione grottesca: zingari che costruiscono baracche nei nostri giardini arredandoli con mobili Ikea, moschee costruite al posto dei centri commerciali (e chi la trova più la lonza di maiale) vigilesse in gonnellone a fiori al posto della divisa e vigili di quartiere col cilum al posto della paletta, parrucchieri gay che si rifiutano di pettinare la Moratti e si sposano davanti al sindaco, minando l’idea della famiglia tradizionale che B. rappresenta come icona vivente.
Ho pregato mia madre di stare molto attenta e di non inciampare mentre fa la spesa al mercato: la dipingerebbero subito vittima di nugoli di energumeni dei centri sociali che stavano saccheggiando la Lidl.
Di fronte a questo scenario delirante e menzognero, non si sa se incazzarsi o ridere: noi ancora una volta ci auguriamo: “sarà una risata che vi seppellirà”.