“I cittadini non perderanno neanche un euro”, gli italiani sono “i più ricchi d’Europa”, l’Italia “nonostante questa crisi ha ottenuto risultati sorprendenti” rispetto ad altri paesi “in Europa che sono in situazioni abbastanza preoccupanti”. A rileggere le dichiarazioni che Silvio Berlusconi ha rilasciato nell’arco degli ultimi tre anni sulla crisi finanziaria ci si sente rassicurati: il nostro paese, stando a quanto dice il premier, la crisi quasi neanche l’ha vista. Sorprende, quindi, che l’Istat oggi dica che “l’Italia è il fanalino di coda della Ue” e ha realizzato la “peggiore performance di crescita” del vecchio continente. Non solo: “La crisi ha portato indietro le lancette della crescita di ben 35 trimestri, quasi dieci anni”. I dati dell’Istat sono certi. E spaventano. Così, ricorriamo all’ottimismo del premier.
9 Ottobre 2008. “I cittadini non perderanno neanche un euro”, annuncia il premier. Dopo “questa crisi finanziaria dobbiamo puntare a sostenere l’economia reale e lo si può fare avendo il coraggio di ridurre la pressione fiscale”.
4 Maggio 2009. ”Questa crisi è una crisi psicologica”.
16 Maggio 2009. “Sulla crisi comportamento colpevole dei media, la situazione è dipinta come irreversibile, ma il peggio è passato”, diceva il Presidente del Consiglio.
6 Febbraio 2010. “Nonostante questa crisi l’Italia c’è e c’è soprattutto un governo che ha lavorato bene per tutti gli italiani”, con misure “lungimiranti” e risultati “sorprendenti” visto che “in Europa ci sono Paesi come la Grecia, il Portogallo, la Spagna e l’Irlanda che sono in situazioni abbastanza preoccupanti, mentre noi ce la stiamo cavando meglio di tutti gli altri”.
19 Giugno 2010. Berlusconi: “Noi i più ricchi d’Europa, un pelino sopra la Germania”. Era il 19 giugno 2010 quando Silvio Berlusconi rassicurava così gli italiani sulle conseguenze della crisi economica. Il premier garantiva: “Non siamo l’ultimo paese d’Europa, anzi, mettendo insieme i due debiti” quello privato e quello pubblico, “siamo il Paese più ricco d’Europa, un pelino sopra la Germania”, disse. “L’Italia è un Paese solidissimo per quello che è il suo privato, con imprese che lavorano e famiglie che lavorano e risparmiano”, ha aggiunto. “L’83% è proprietaria di casa: per questo il nostro sistema bancario è il più solido d’Europa”.
28 Settembre 2010. “L’Italia aveva bisogno di rigore e credibilità, tenendo in ordine i conti pubblici e salvaguardando i redditi dei lavoratori e delle famiglie. È stata una scelta giusta che ci ha consentito di superare la crisi e non farci trovare nella situazione di altri Paesi europei”, ha detto il premier alla Camera. Il Paese “non si è fatto trovare impreparato di fronte al precipitare della crisi, anche se nessuno poteva pensare che sarebbe stata così grave. L’Italia, pur partendo da enormi difficoltà, ha affrontato la crisi con misure e provvedimenti giudicati positivamente da tutti gli organismi internazionali, meglio di altri Paesi”.
19 Marzo 2011. “Siamo realisti, da realisti diciamo che il nostro paese sente la crisi meno di altri paesi e stiamo uscendo dalla crisi non con estrema velocita’ ma in maniera certa”.
10 Maggio 2011. “Abbiamo realizzato una vera e propria missione impossibile: abbiamo affrontato la crisi senza mettere mai, dico mai, le mani nelle tasche degli italiani”, ha detto Berlusconi. “Per noi parlano i nostri risultati: in questi tre anni di crisi economica mondiale abbiamo fatto il meglio possibile nella peggiore contingenza possibile: abbiamo tenuto i conti pubblici in ordine, abbiamo salvato milioni di posti di lavoro, abbiamo garantito l’aiuto a tutti i cittadini che hanno perso il loro posto di lavoro, abbiamo messo così alle nostre spalle il picco della crisi meglio di altri Paesi, ottenendo la fiducia dei mercati”.