Di Marco Presta
LETIZIA MORATTI
Nonostante la mazzolata rimediata al primo turno, il Pdl nutre ancora nei suoi confronti fiducia e una profonda stima: ormai tutti la considerano una donna fuori dal Comune (quello di Milano, per essere precisi). Inoltre, i milanesi conoscono il suo grande equilibrio. Mentre Pisapia, infatti, ha dei trascorsi da estremista, in Letizia qualcosa d’indubbiamente moderato c’è: il numero dei voti ottenuti dai suoi concittadini. Nonostante gli errori strategici in campagna elettorale, culminati nella proposta di sostituire la Madunina con una statua in peltro di Memo Remigi, il centrodestra confida fortemente in lei. Non va dunque frainteso il gesto di grattarsi lo scroto da parte dei leghisti al suo passaggio: si tratta di un antico rituale celtico, che significa “Siamo con te, alleata dalla turpe acconciatura”.
GIULIANO PISAPIA
Come ha giustamente sottolineato Berlusconi, qualcuno ha “remato contro” la povera Moratti. Ad esempio, gli elettori. Proprio per evitare ulteriori complotti, sembra che lo staff del candidato del centrosinistra abbia individuato una strategia del tutto nuova per Pisapia: il decubito. Giuliano resterà assolutamente immobile per due settimane, all’interno di una camera sterile, alimentato artificialmente, bendato e ascoltando in cuffia solo brani di Anna Identici, per evitare che commetta cazzate di qualunque genere. Nelle ultime ore, peraltro, Pisapia ha ricevuto anche un grande, inatteso aiuto: Buttiglione ha dichiarato alla stampa che non voterà per lui. Insomma, con tutti questi vantaggi così evidenti, perdere il ballottaggio rappresenterebbe una sconfitta storica, un’autentica Pirla Harbor.
LUIGI DE MAGISTRIS
Dimostrando grande sensibilità ambientale, vista la situazione rifiuti a Napoli, il centrosinistra ha realizzato per queste comunali partenopee la raccolta differenziata dei propri candidati, separando Pd da Idv. De Magistris, in vista del ballottaggio con Lettieri, ha dichiarato di non gradire apparentamenti con le altre forze politiche in ballo. Non vuole avere niente a che fare con nessuno. Sembra che anche il sostegno degli elettori lo irriti leggermente (i suoi collaboratori gli hanno spiegato, con il dovuto garbo, che purtroppo non se ne può fare a meno). L’ex magistrato rappresenta il nuovo e potrebbe vincere, anche se bisogna dire che è stato molto fortunato: fare bella figura come oratore a fianco di Di Pietro e apparire agli elettori più credibile di Mastella, non appaiono missioni impossibili.
GIANNI LETTIERI
Il candidato del Pdl a Palazzo S. Giacomo è un uomo di Nicola Cosentino, il che fa capire quanto l’immondizia sia protagonista in questa tornata elettorale (nel senso che entrambi hanno molto a cuore il problema rifiuti, è evidente). Per aiutarlo, Silvio Berlusconi ha promesso, in caso di vittoria, una sanatoria edilizia. Non è bastato. Pare quindi che il Premier sia pronto, a pochi giorni dal ballottaggio, a garantire all’elettorato di riempire, in tempi brevi, il cratere del Vesuvio di friarielli, nonché la trasformazione della camorra in un coro gospel. E se anche questo non dovesse bastare, il Premier è pronto ad una mossa estrema: promettere di governare bene. Certo, quando le bugie sono troppo grosse…
Dal Misfatto, 22.5.2011