Di tutto quello che è successo, “se mi sono messo in queste condizioni”, ha aggiunto il calciatore, “l’unica colpa è del sottoscritto”. La vicenda, ha continuato, “è una brutta pagina, a prescindere da chi ha ragione o torto”.
Questo, dopo essere rimasto in silenzio per una decina di minuti. Poi, interpellato dai cronisti, si è sfogato, senza entrare nel merito nell’inchiesta: secondo l’accusa si sarebbe fatto annullare oltre 40 multe per essere passato in una zona a traffico limitato, firmando insieme a Marilena Molinari, disabile tuttofare che aiuta i calciatori del Bologna, una dichiarazione per ogni multa in cui sosteneva che l’aveva accompagnata per commissioni. “C’è un indagine – ha chiarito – e qualsiasi parola sarebbe fuori luogo”.
Poi però ha descritto il suo stato d’animo e manifestato il desiderio di chiedere scusa, dopo “averci pensato questa notte”. Scuse indirizzate “sia a chi mi appoggia e mi è vicino, ma anche a chi è indignato, si sente tradito perchè, se provano questi sentimenti nei miei confronti, vuol dire che anche a loro ho dato qualcosa”.
“Imbarazzato e ferito”, non si è quindi sbilanciato sui prossimi mesi. Per qualcuno, infatti, potrebbe troncare e andarsene da quella squadra con cui ha appena rinnovato e da quella città che lo aveva rilanciato e innalzato nelle ultime tre stagioni e della quale era diventato un simbolo, tanto da meritarsi il Nettuno d’oro, poi restituito quando erano uscite le prime notizie sul suo coinvolgimento nella vicenda dei pass : “Ho bisogno – ha detto – di andare in vacanza e di mettere serenità nel mio cuore. Ora non sono libero, non riesco a decidere, a pensare al mio futuro calcistico. Se non ho serenità, come si è visto negli ultimi due mesi, non riesco a rendere”. E ora non ce l’ha: “Sono troppo condizionato da quello che è successo. Quello che penso adesso non sarebbe la verità”.