Il ballottaggio per il Comune di Milano si avvicina e, malgrado tutte le patacche che si cerca di propinare ai cittadini (trasferimento di ministeri, condoni di multe, abolizione dell’ecopass, parcheggi gratuiti), i milanesi non sembrano così ingenui da abboccare e i sondaggi per la Moratti non migliorano. Allora, oltre a raccontar balle su quanto sarà bella la Milano di Letizia, si fanno descrizioni raccapriccianti su come sarebbe la Milano dell’Anticristo Pisapia.
Pisapiopoli
A Milan si avvicina il ballottaggio
e il Cavalier nel letto si rigira:
ha confermato l’ultimo sondaggio
che Letizia Moratti, ahimé, non tira.
Non bastano i condoni, i ministeri,
lo stop all’ecopass, la sosta free
né che l’ex Albertini si sbandieri…
Letizia non risale, è ferma lì.
E allora tutti contro Pisapia:
protettor di violenti e di estremisti
che di drogati riempirà ogni via
e assessori farà gli ex terroristi.
Milano Zingaropoli sarà
coi rom che arriveranno a metter casa,
Milan sarà dei froci la città,
mecca dei gay, dai musulmani invasa.
Stalingrado d’Italia, altroché Expo,
tutta centri sociali, drappi rossi,
spinelli, spacciator, tasse a gogò.
“Da un Pisapia gentil siete commossi?
Il suo eloquio suadente vi ha convinto?
Attenzione! E’ l’Anticristo infam
e, come tal, lontano va respinto
o sul Duom porrà il drappo dell’Islam!”
Il Cavaliere e i suoi fan tanta scena,
ma in realtà i programmi non li han visti.
Con Pisapia Milano sarà piena
di piromani, ladri, satamisti,
di taleban, scafisti e così via,
ma i cittadin saranno soddisfatti:
son migliori i sodal di Pisapia
di Bossi, Berlusconi e la Moratti.