Saltata l’ultima apparizione di Bossi a Milano a due giorni dal ballottaggio, Calderoli si “concede” ai giornalisti a 360 gradi: la “parola data” da Berlusconi sullo spostamento dei Ministeri da Roma – la”vocazione” del territorio ed i vantaggi della delocalizzazione in barba al risentimento di Alemanno e Polverini-; la frase sulla delocalizzazione del Quirinale; “Io non c’ero da Obama” in risposta alla esternazione di Berlusconi al G8; la analisi del voto al primo turno di Milano (“una bacchettata da parte dei nostri elettori ci può stare.. può fare anche bene”), un clima di aggressività a “senso unico da parte del centrosinistra alias estrema sinistra” e l’appello al voto al ballottaggio. “Se dovesse vncere Pisapia? Comincio a toccare ferro.. e anche un po’ le balle: sarebbe una disgrazia per i milanesi”. Di Giovannij Lucci
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Milano, Bossi non si presenta, parla Calderoli
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