Non ci sarà nessuna crisi di governo qualunque sia l’esito del ballottaggio. Silvio Berlusconi lo ripete a Napoli, durante il comizio di chiusura della campagna elettorale per Gianni Lettieri. L’ipotesi che l’esecutivo possa avere delle conseguenze dal risultato delle amministrative la “escludo nel modo più categorico”, scandisce. “Pochi giorni fa per l’ennesima volta abbiamo ottenuto la fiducia alla Camera con una maggioranza che dopo la diaspora di Fini e Casini è numericamente inferiore ma politicamente più coesa”, ha aggiunto. “Il governo nei prossimi due anni realizzerà le riforme, quella del fisco, la giustizia e la riforma dell’architettura dello Stato”.
Arrivato direttamente dal G8 di Deauville, dopo una conferenza stampa in cui è tornato nuovamente ad attaccare i magistrati e la “dittatura delle toghe”, riparla di giustizia. Ma che il tema abbia stancato l’elettorato lo dice chiaramente l’alleato Umberto Bossi. “La gente poi non lo segue, perché chiede anche cose concrete come i posti di lavoro”, dice il senatur. “Ma se parla solo di magistrati non ci guadagna”. Che indora la pillola. Berlusconi “ha un bel po’ di ragioni, a volte ci sono troppi magistrati che tendono a sinistra”, però se poi parla solo di toghe “non ci guadagna”, la gente non lo segue. Una sberla e una carezza al premier impartendogli quasi una lezione di strategia politica proprio sulla giustizia. Ossia la spina nel fianco del Cavaliere che ha voluto investire del “patologico” problema addirittura tutti i leader del G8. Il senatur ha quindi consapevolmente girato il coltello nella piaga e ha voluto richiamare Berlusconi ai temi che più direttamente toccano la gente, ossia gli elettori.
“E’ difficile dare torto a Berlusconi, ha avuto tanti danni, certo però che la gente poi non lo segue, perchè chiede anche cose concrete come i posti di lavoro. Ma se parla solo di magistrati non ci guadagna”, ha detto durante il comizio a Varese. “Il problema – ha aggiunto Bossi – è che Berlusconi non riesce a ottenere il taglio della pressione fiscale da Tremonti, perchè le regole europee lo impediscono”.