Cosa c’è dietro questo incredibile successo? Prima di tutto voi, naturalmente. Ecco qualche dato. Su 500mila iscritti, il 52,7 per cento del totale ha meno di 34 anni (e il 3,5 per cento 17 anni o meno). La maggioranza sono uomini (il 54 per cento), ma le iscritte risultano in grande recupero. Gli utenti attivi giornalmente (che interagiscono in qualche modo con la pagina) sono mediamente 170mila, 266mila quelli attivi settimanalmente, 356mila quelli attivi su base mensile. Circa 1.500, infine, gli iscritti che si aggiungono ogni giorno. Nell’ultimo mese, dal 27 aprile a oggi, le visualizzazioni degli status e dei link (sui vostri profili, nel vostro flusso di notizie) hanno raggiungo la cifra astronomica di 117 milioni; 210mila sono stati i “mi piace” totali.
La stragrande maggioranza degli utenti, naturalmente, sono italiani. Ma i restanti sono cittadini di altri paesi (o i italiani residente all’estero). Individuati in base alla lingua impostata per gestire la propria bacheca, contiamo tra gli iscritti 113 utenti greci, 106 russi, 101 indonesiani, 91 turchi e 88 rumeni.
Siamo primi rispetto a tutte le testate italiane, e al confronto di molte estere. In Italia battiamo la Repubblica (365.293 fan), il Corriere della Sera (287.626), la Gazzetta dello Sport (173.796), l’Unità (124.959 fan) e Il Giornale (41.865). Anche fuori dall’Itala ce la caviamo molto bene: tolto il New York Times che svetta a 1.367.623 fan, su Facebook superiamo l’Huffington Post (303.878 fan), il Guardian (88.188), El Pais (83.168), la Frankfurter Allgemeine Zeitung (20.525).
Ci chiediamo di nuovo: come si spiega questo successo? Da una parte, senz’altro, con la necessità dei lettori italiani di superare il dominio della tv nell’informazione, con notizie “libere” (e così si spiega anche l’altissimo numero di condivisione dei nostri articoli). Dall’altra… perché non ce lo dite voi? Spiegatecelo nei commenti o nella pagina Facebook. E, di nuovo, grazie a tutte e tutti.