Napoli ignora B. in piazza del Plebiscito e preferisce riempire la Rotonda Diaz, di fronte al mare, per abbracciare Luigi De Magistris. Sono in quindicimila, battono le agenzie. Un fiume umano di magliette arancioni che si allunga per centinaia e centinaia di metri su via Caracciolo. Si esulta alle battute di Dario Vergassola, che snocciola un’intervista stile ‘Parla con me’ a De Magistris: “Lettieri è un imprenditore del tessile: possiamo dire che non ha la stoffa per poter fare il sindaco di Napoli”? “Certo!”. Si applaude il concerto di una napoletana verace, Teresa De Sio. Si ride con l’ironia di Francesco Paolantoni e Simone Schettino. Quest’ultimo secondo alcune news avrebbe dovuto partecipare all’evento con B. e Gigi D’Alessio. Invece è qui, a sostenere l’ex pm. L’attrice Rosaria De Cicco introduce il videomessaggio di Renzo Arbore: “Io scopro talenti, sono uno che porta fortuna, spero di venire presto a Napoli a toccare la ‘scardella’ (la gobba, ndr) di De Magistris”. Ci sono i contributi video di Dario Fo e Luca Zingaretti. C’è l’intervento di Sonia Alfano, europarlamentare di Idv come De Magistris. Sul palco sale il sindacalista Fiom della Fincantieri di Castellammare di Stabia, Francesco D’Auria: “Non dimenticateci” urla “perché da questo governo e dalla Regione a guida Pdl ci hanno fatto solo promesse e ora vogliono licenziarci tutti”.
Il candidato sindaco di un centrosinistra ricompattato è in pantaloni chiari, senza giacca, con la camicia a righine arrotolata sui gomiti. Corre da un gazebo all’altro inseguito dalla portavoce Marzia Bonacci. Respinge al mittente le polemiche sull’incendio nel comitato elettorale del suo avversario, il Pdl Gianni Lettieri: “Non siamo responsabili di nessuna aggressione – ribadisce De Magistris – chiunque con un minimo di cervello capirebbe che da parte nostra non c’era alcun interesse a fare questo, e nei prossimi giorni presenterò un esposto in Procura. Ripeto: l’unica aggressione di questa campagna elettorale è stata quella di un militante di estrema destra, candidato con Lettieri, contro i ragazzi dei centri sociali. Ma oggi è una giornata di pace e non voglio andare oltre. Dico solo che è curioso essere accusato di estremismo da parte di chi è sostenuto da CasaPound e da persone come Massimo Abbatangelo e Marco Nonno. Non abbiamo mai alzato il tiro, anche se avremmo potuto farlo. Sono stato duro solo sui rapporti di Lettieri con Cosentino, imputato di camorra”. Rispondendo a una domanda di Vergassola, aggiungerà: “Vi libererò dalla camorra, Napoli tornerà ad essere una città dove Roberto Saviano potrà tornare a camminare libero, senza scorta, senza paura”.
E’ un mondo molto colorato quello che brulica il backstage. Artisti, rapper, lo scrittore Peppe Lanzetta, dirigenti locali dei partiti di centrosinistra, Pd compreso (ci sono il segretario regionale Enzo Amendola e il commissario napoletano Andrea Orlando). Fa capolino anche qualche simpatizzante dei finiani. De Magistris va a ricevere a uno a uno i leader nazionali del centrosinistra che hanno voluto chiudere con lui e per lui questa campagna elettorale. Il primo a giungere è Angelo Bonelli, presidente dei Verdi. Sul palco paragona gli ultimi giorni prima del ballottaggio “alle Quattro Giornate che hanno liberato Napoli”. Per il Pd parla Ignazio Marino: “Berlusconi non sta bene – urla, anche se la frase usata è un’altra – Lettieri propone la cricca di Bertolaso per affrontare il problema dei rifiuti, Berlusconi sostiene l’edilizia abusiva della camorra. Non serve aggiungere altro”. Marino cita il maestro di strada Marco Rossi Doria come esempio delle risorse mortificate dalle precedenti amministrazioni napoletane. Applausi.
Il segretario della Federazione della Sinistra, Paolo Ferrero, non molla mai il sigaro, lo lascia solo per arringare la folla: “Nell’amministrazione De Magistris ci sarà al primo posto la questione morale. Con De Magistris ci sarà un soviet? Matto chi ci crede, ci manca solo di vedere tra poco Berlusconi che va in giro con uno scolapasta in testa”. Alle 20.20, in completo nero, appare il leader di Sel Nichi Vendola. L’ex magistrato e il Governatore della Puglia si abbracciano e parte la mitragliata di flash. Vendola non tradisce il feeling con le piazze di sinistra. “Berlusconi a Napoli assomiglia a quella diva del cinema, Gloria Swanson, nel ‘Viale del tramonto’. E’ come un divo di Hollywood al quale non si puo’ negare l’ultima passerella. Ma credo che il risveglio per lui sara’ molto doloroso, lunedì inizierà a preparare le valige”.
Antonio Di Pietro gongola: “Qui a Napoli vince il centrosinistra di Idv, quello che chiede uno scatto di orgoglio e di discontinuità col passato”. E si lascia andare a una confidenza esclusiva per il “Fatto Quotidiano”: “Se mi aspettavo questo risultato per Luigi? Certamente. L’avevo messo nero su bianco in una scommessa. Ho già vinto una cena con l’ufficio di presidenza Idv, per il suo passaggio al secondo turno. E mi appresto a vincerne un’altra, sempre con il nostro ufficio di presidenza: la riscuoterò mercoledì, a Napoli”.
Il rap dei 99 Posse carica De Magistris, i 15mila saltano gridando “il sindaco è qui”. In prima fila spicca un cartello: “Forse non abbiamo il cervello ma abbiamo le palle per mandarvi a casa”. B. è avvertito.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico
La Redazione
(Adnkronos) - Un Napoli a due facce batte il Genoa nell’anticipo del 17° turno di Serie A e si riprende la vetta della classifica almeno per una notte. A Marassi la squadra di Conte parte bene, soffre nella ripresa e liquida 2-1 la pratica rossoblù, grazie alle reti di Anguissa e Rrahmani. Gli azzurri volano a 39 punti e superano almeno per il momento l’Atalanta, ferma a quota 38 e impegnata domenica contro l’Empoli.
Il Napoli parte forte e mette subito le cose in chiaro. Gli azzurri bussano già al 5’ alla porta di Leali, con Lukaku che di testa centra la traversa. Poi, intorno al quarto d’ora, è un altro colpo di testa a regalare il vantaggio agli uomini di Conte: Neres crossa, Anguissa brucia Frendrup e salta più in alto di tutti per l’1-0. Partita sbloccata, con Conte che esulta e se la ride in panchina insieme allo staff. Passano altri 8 minuti e il tecnico salentino esulta ancora per il raddoppio, firmato da Rrahmani: Lobotka crossa, il difensore stacca di testa e infila Leali. Due a zero all’intervallo. La squadra di Vieira torna in campo con un altro piglio: dopo pochi secondi, Pinamonti si fa vedere dalle parti di Meret con un bel tiro a giro dal limite, che chiama il portiere al gran colpo di reni, e poi accorcia le distanze al 51’. Palla perfetta di Vitinha e piattone in rete. La partita cambia qui: il Genoa prende coraggio e si affaccia spesso oltre la trequarti, mentre il Napoli ha da difendere ma trova spazi per lanciare le frecce in contropiede. A un quarto d'ora dalla fine, Conte si gioca i cambi davanti e butta dentro la coppia Simeone-Kvaratskhelia al posto di Lukaku e Neres. È una mossa che riaccende gli azzurri, che tornano pericolosi con i guizzi del georgiano. Il pericolo più grande degli ultimi minuti arriva però da Balotelli (entrato a una manciata di minuti dal novantesimo al posto di Miretti). Il cross dalla sinistra pesca in area l'attaccante, ma sulla deviazione è fondamentale l'intervento di Meret, che devia il pallone sul palo. Sospiro di sollievo per Conte, che soffre un po' e porta a casa tre punti d'oro. Per qualche ora, guarderà tutti dall'alto.
(Adnkronos) - Un Napoli a due facce batte il Genoa nell’anticipo del 17° turno di Serie A e si riprende la vetta della classifica almeno per una notte. A Marassi la squadra di Conte parte bene, soffre nella ripresa e liquida 2-1 la pratica rossoblù, grazie alle reti di Anguissa e Rrahmani. Gli azzurri volano a 39 punti e superano almeno per il momento l’Atalanta, ferma a quota 38 e impegnata domenica contro l’Empoli.
Il Napoli parte forte e mette subito le cose in chiaro. Gli azzurri bussano già al 5’ alla porta di Leali, con Lukaku che di testa centra la traversa. Poi, intorno al quarto d’ora, è un altro colpo di testa a regalare il vantaggio agli uomini di Conte: Neres crossa, Anguissa brucia Frendrup e salta più in alto di tutti per l’1-0. Partita sbloccata, con Conte che esulta e se la ride in panchina insieme allo staff. Passano altri 8 minuti e il tecnico salentino esulta ancora per il raddoppio, firmato da Rrahmani: Lobotka crossa, il difensore stacca di testa e infila Leali. Due a zero all’intervallo. La squadra di Vieira torna in campo con un altro piglio: dopo pochi secondi, Pinamonti si fa vedere dalle parti di Meret con un bel tiro a giro dal limite, che chiama il portiere al gran colpo di reni, e poi accorcia le distanze al 51’. Palla perfetta di Vitinha e piattone in rete. La partita cambia qui: il Genoa prende coraggio e si affaccia spesso oltre la trequarti, mentre il Napoli ha da difendere ma trova spazi per lanciare le frecce in contropiede. A un quarto d'ora dalla fine, Conte si gioca i cambi davanti e butta dentro la coppia Simeone-Kvaratskhelia al posto di Lukaku e Neres. È una mossa che riaccende gli azzurri, che tornano pericolosi con i guizzi del georgiano. Il pericolo più grande degli ultimi minuti arriva però da Balotelli (entrato a una manciata di minuti dal novantesimo al posto di Miretti). Il cross dalla sinistra pesca in area l'attaccante, ma sulla deviazione è fondamentale l'intervento di Meret, che devia il pallone sul palo. Sospiro di sollievo per Conte, che soffre un po' e porta a casa tre punti d'oro. Per qualche ora, guarderà tutti dall'alto.
(Adnkronos) - Un bel Napoli batte il Genoa nell’anticipo del 17° turno di Serie A e si riprende la vetta della classifica almeno per una notte. A Marassi la squadra di Conte liquida 2-1 la pratica rossoblù, grazie alle reti di Anguissa e Rrahmani. Gli azzurri volano a 39 punti e superano almeno per il momento l’Atalanta, ferma a quota 38 e impegnata domenica contro l’Empoli.
Il Napoli parte forte e mette subito le cose in chiaro. Gli azzurri bussano già al 5’ alla porta di Leali, con Lukaku che di testa centra la traversa. Poi, intorno al quarto d’ora, è un altro colpo di testa a regalare il vantaggio agli uomini di Conte: Neres crossa, Anguissa brucia Frendrup e salta più in alto di tutti per l’1-0. Partita sbloccata, con Conte che esulta e se la ride in panchina insieme allo staff. Passano altri 8 minuti e il tecnico salentino esulta ancora per il raddoppio, firmato da Rrahmani: Lobotka crossa, il difensore stacca di testa e infila Leali. Due a zero all’intervallo. La squadra di Vieira torna in campo con un altro piglio: dopo pochi secondi, Pinamonti si fa vedere dalle parti di Meret con un bel tiro a giro dal limite, che chiama il portiere al gran colpo di reni, e poi accorcia le distanze al 51’. Palla perfetta di Vitinha e piattone in rete. La partita cambia qui: il Genoa prende coraggio e si affaccia spesso oltre la trequarti, mentre il Napoli ha da difendere ma trova spazi per lanciare le frecce in contropiede. A un quarto d'ora dalla fine, Conte si gioca i cambi davanti e butta dentro la coppia Simeone-Kvaratskhelia al posto di Lukaku e Neres. È una mossa che riaccende gli azzurri, che tornano pericolosi con i guizzi del georgiano. Il pericolo più grande degli ultimi minuti arriva però da Balotelli (entrato a una manciata di minuti dal novantesimo al posto di Miretti). Il cross dalla sinistra pesca in area l'attaccante, ma sulla deviazione è fondamentale l'intervento di Meret, che devia il pallone sul palo. Sospiro di sollievo per Conte, che soffre un po' e porta a casa tre punti d'oro. Per qualche ora, guarderà tutti dall'alto.
(Adnkronos) - Un bel Napoli batte il Genoa nell’anticipo del 17° turno di Serie A e si riprende la vetta della classifica almeno per una notte. A Marassi la squadra di Conte liquida 2-1 la pratica rossoblù, grazie alle reti di Anguissa e Rrahmani. Gli azzurri volano a 39 punti e superano almeno per il momento l’Atalanta, ferma a quota 38 e impegnata domenica contro l’Empoli.
Il Napoli parte forte e mette subito le cose in chiaro. Gli azzurri bussano già al 5’ alla porta di Leali, con Lukaku che di testa centra la traversa. Poi, intorno al quarto d’ora, è un altro colpo di testa a regalare il vantaggio agli uomini di Conte: Neres crossa, Anguissa brucia Frendrup e salta più in alto di tutti per l’1-0. Partita sbloccata, con Conte che esulta e se la ride in panchina insieme allo staff. Passano altri 8 minuti e il tecnico salentino esulta ancora per il raddoppio, firmato da Rrahmani: Lobotka crossa, il difensore stacca di testa e infila Leali. Due a zero all’intervallo. La squadra di Vieira torna in campo con un altro piglio: dopo pochi secondi, Pinamonti si fa vedere dalle parti di Meret con un bel tiro a giro dal limite, che chiama il portiere al gran colpo di reni, e poi accorcia le distanze al 51’. Palla perfetta di Vitinha e piattone in rete. La partita cambia qui: il Genoa prende coraggio e si affaccia spesso oltre la trequarti, mentre il Napoli ha da difendere ma trova spazi per lanciare le frecce in contropiede. A un quarto d'ora dalla fine, Conte si gioca i cambi davanti e butta dentro la coppia Simeone-Kvaratskhelia al posto di Lukaku e Neres. È una mossa che riaccende gli azzurri, che tornano pericolosi con i guizzi del georgiano. Il pericolo più grande degli ultimi minuti arriva però da Balotelli (entrato a una manciata di minuti dal novantesimo al posto di Miretti). Il cross dalla sinistra pesca in area l'attaccante, ma sulla deviazione è fondamentale l'intervento di Meret, che devia il pallone sul palo. Sospiro di sollievo per Conte, che soffre un po' e porta a casa i tre punti. Per qualche ora, guarderà tutti dall'alto.
Roma, 21 dic (Adnkronos) - Il concerto di Natale alla Camera "Morricone dirige Morricone", registrato questo pomeriggio nell'Aula di Montecitorio, sarà in onda su Rai 1, a cura di Rai Parlamento, lunedì 23 dicembre alle 15.30. Alla stessa ora sarà trasmesso anche sulla webtv della Camera e sul canale satellitare. Lo rende noto la Camera.
L'evento è introdotto dal Presidente Lorenzo Fontana. Il Maestro Andrea Morricone esegue molte delle celebri composizioni del padre Ennio. Il programma, introdotto dall'Inno italiano, abbraccia i brani più famosi, da "Gli Intoccabili" a "The Mission". A interpretare le musiche sono: l'orchestra Roma Sinfonietta, con la direzione del Maestro Andrea Morricone e il Coro Claudio Casini dell'Università di Roma Tor Vergata diretto dal Maestro Stefano Cucci. La direzione artistica è a cura di Luigi Lanzillotta.
Roma, 21 dic (Adnkronos) - “Le dimissioni del capo del Dap Giovanni Russo sono il segno evidente del fallimento delle politiche del governo sul carcere a fronte delle tragiche condizioni in cui versano". Lo dice Riccardo Magi.
"Sovraffollamento, suicidi, abusi, condizioni disumane indegne per un Paese europeo. Ed evidentemente sono anche il frutto del fatto che la linea portata avanti dal sottosegretario Delmastro Delle Vedove non ha favorito una visione e un approccio ai problemi del carcere compatibili con la Costituzione. Nordio riferisca in aula al più presto in aula e spieghi se sulle carceri vuole cambiare rotta o proseguire su questa linea disastrosa”, conclude il segretario di Più Europa.
Roma, 21 dic (Adnkronos) - "Le dimissioni di Giovanni Russo dal vertice del Dap sono una conferma del fallimento di una politica carceraria di questo Ministero, di questo Governo". Lo dicono la responsabile Giustizia Pd Debora Serracchiani, il capogruppo dem in Bicamerale Antimafia Walter Verini e i due capigruppo dem delle commissioni Giustizia Senato e Camera Alfredo Bazoli e Federico Gianassi.
"Questi due anni hanno aggravato una situazione difficile, con il dramma dei suicidi dei detenuti, con un sovraffollamento disumano, con condizioni difficilissime anche per il lavoro della Polizia Penitenziaria. E con risposte inesistenti e ciniche da parte di Ministro e Sottosegretari. Anche le condizioni di lavoro del Dap sono state rese certamente più difficili. Chiameremo Nordio a riferire alle Camere sulla gravità ulteriore della situazione", aggiungono.
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Cronaca
Napoli, pienone alla Rotonda Diaz per De Magistris: “Il nostro sindaco è qui”
Napoli ignora B. in piazza del Plebiscito e preferisce riempire la Rotonda Diaz, di fronte al mare, per abbracciare Luigi De Magistris. Sono in quindicimila, battono le agenzie. Un fiume umano di magliette arancioni che si allunga per centinaia e centinaia di metri su via Caracciolo. Si esulta alle battute di Dario Vergassola, che snocciola un’intervista stile ‘Parla con me’ a De Magistris: “Lettieri è un imprenditore del tessile: possiamo dire che non ha la stoffa per poter fare il sindaco di Napoli”? “Certo!”. Si applaude il concerto di una napoletana verace, Teresa De Sio. Si ride con l’ironia di Francesco Paolantoni e Simone Schettino. Quest’ultimo secondo alcune news avrebbe dovuto partecipare all’evento con B. e Gigi D’Alessio. Invece è qui, a sostenere l’ex pm. L’attrice Rosaria De Cicco introduce il videomessaggio di Renzo Arbore: “Io scopro talenti, sono uno che porta fortuna, spero di venire presto a Napoli a toccare la ‘scardella’ (la gobba, ndr) di De Magistris”. Ci sono i contributi video di Dario Fo e Luca Zingaretti. C’è l’intervento di Sonia Alfano, europarlamentare di Idv come De Magistris. Sul palco sale il sindacalista Fiom della Fincantieri di Castellammare di Stabia, Francesco D’Auria: “Non dimenticateci” urla “perché da questo governo e dalla Regione a guida Pdl ci hanno fatto solo promesse e ora vogliono licenziarci tutti”.
Il candidato sindaco di un centrosinistra ricompattato è in pantaloni chiari, senza giacca, con la camicia a righine arrotolata sui gomiti. Corre da un gazebo all’altro inseguito dalla portavoce Marzia Bonacci. Respinge al mittente le polemiche sull’incendio nel comitato elettorale del suo avversario, il Pdl Gianni Lettieri: “Non siamo responsabili di nessuna aggressione – ribadisce De Magistris – chiunque con un minimo di cervello capirebbe che da parte nostra non c’era alcun interesse a fare questo, e nei prossimi giorni presenterò un esposto in Procura. Ripeto: l’unica aggressione di questa campagna elettorale è stata quella di un militante di estrema destra, candidato con Lettieri, contro i ragazzi dei centri sociali. Ma oggi è una giornata di pace e non voglio andare oltre. Dico solo che è curioso essere accusato di estremismo da parte di chi è sostenuto da CasaPound e da persone come Massimo Abbatangelo e Marco Nonno. Non abbiamo mai alzato il tiro, anche se avremmo potuto farlo. Sono stato duro solo sui rapporti di Lettieri con Cosentino, imputato di camorra”. Rispondendo a una domanda di Vergassola, aggiungerà: “Vi libererò dalla camorra, Napoli tornerà ad essere una città dove Roberto Saviano potrà tornare a camminare libero, senza scorta, senza paura”.
E’ un mondo molto colorato quello che brulica il backstage. Artisti, rapper, lo scrittore Peppe Lanzetta, dirigenti locali dei partiti di centrosinistra, Pd compreso (ci sono il segretario regionale Enzo Amendola e il commissario napoletano Andrea Orlando). Fa capolino anche qualche simpatizzante dei finiani. De Magistris va a ricevere a uno a uno i leader nazionali del centrosinistra che hanno voluto chiudere con lui e per lui questa campagna elettorale. Il primo a giungere è Angelo Bonelli, presidente dei Verdi. Sul palco paragona gli ultimi giorni prima del ballottaggio “alle Quattro Giornate che hanno liberato Napoli”. Per il Pd parla Ignazio Marino: “Berlusconi non sta bene – urla, anche se la frase usata è un’altra – Lettieri propone la cricca di Bertolaso per affrontare il problema dei rifiuti, Berlusconi sostiene l’edilizia abusiva della camorra. Non serve aggiungere altro”. Marino cita il maestro di strada Marco Rossi Doria come esempio delle risorse mortificate dalle precedenti amministrazioni napoletane. Applausi.
Il segretario della Federazione della Sinistra, Paolo Ferrero, non molla mai il sigaro, lo lascia solo per arringare la folla: “Nell’amministrazione De Magistris ci sarà al primo posto la questione morale. Con De Magistris ci sarà un soviet? Matto chi ci crede, ci manca solo di vedere tra poco Berlusconi che va in giro con uno scolapasta in testa”. Alle 20.20, in completo nero, appare il leader di Sel Nichi Vendola. L’ex magistrato e il Governatore della Puglia si abbracciano e parte la mitragliata di flash. Vendola non tradisce il feeling con le piazze di sinistra. “Berlusconi a Napoli assomiglia a quella diva del cinema, Gloria Swanson, nel ‘Viale del tramonto’. E’ come un divo di Hollywood al quale non si puo’ negare l’ultima passerella. Ma credo che il risveglio per lui sara’ molto doloroso, lunedì inizierà a preparare le valige”.
Antonio Di Pietro gongola: “Qui a Napoli vince il centrosinistra di Idv, quello che chiede uno scatto di orgoglio e di discontinuità col passato”. E si lascia andare a una confidenza esclusiva per il “Fatto Quotidiano”: “Se mi aspettavo questo risultato per Luigi? Certamente. L’avevo messo nero su bianco in una scommessa. Ho già vinto una cena con l’ufficio di presidenza Idv, per il suo passaggio al secondo turno. E mi appresto a vincerne un’altra, sempre con il nostro ufficio di presidenza: la riscuoterò mercoledì, a Napoli”.
Il rap dei 99 Posse carica De Magistris, i 15mila saltano gridando “il sindaco è qui”. In prima fila spicca un cartello: “Forse non abbiamo il cervello ma abbiamo le palle per mandarvi a casa”. B. è avvertito.
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Politica
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Strage a Magdeburgo, tra i 5 morti un bambino di 9 anni: oltre 200 i feriti. La polizia: “L’attentatore era nel mirino già un anno fa”
(Adnkronos) - Un Napoli a due facce batte il Genoa nell’anticipo del 17° turno di Serie A e si riprende la vetta della classifica almeno per una notte. A Marassi la squadra di Conte parte bene, soffre nella ripresa e liquida 2-1 la pratica rossoblù, grazie alle reti di Anguissa e Rrahmani. Gli azzurri volano a 39 punti e superano almeno per il momento l’Atalanta, ferma a quota 38 e impegnata domenica contro l’Empoli.
Il Napoli parte forte e mette subito le cose in chiaro. Gli azzurri bussano già al 5’ alla porta di Leali, con Lukaku che di testa centra la traversa. Poi, intorno al quarto d’ora, è un altro colpo di testa a regalare il vantaggio agli uomini di Conte: Neres crossa, Anguissa brucia Frendrup e salta più in alto di tutti per l’1-0. Partita sbloccata, con Conte che esulta e se la ride in panchina insieme allo staff. Passano altri 8 minuti e il tecnico salentino esulta ancora per il raddoppio, firmato da Rrahmani: Lobotka crossa, il difensore stacca di testa e infila Leali. Due a zero all’intervallo. La squadra di Vieira torna in campo con un altro piglio: dopo pochi secondi, Pinamonti si fa vedere dalle parti di Meret con un bel tiro a giro dal limite, che chiama il portiere al gran colpo di reni, e poi accorcia le distanze al 51’. Palla perfetta di Vitinha e piattone in rete. La partita cambia qui: il Genoa prende coraggio e si affaccia spesso oltre la trequarti, mentre il Napoli ha da difendere ma trova spazi per lanciare le frecce in contropiede. A un quarto d'ora dalla fine, Conte si gioca i cambi davanti e butta dentro la coppia Simeone-Kvaratskhelia al posto di Lukaku e Neres. È una mossa che riaccende gli azzurri, che tornano pericolosi con i guizzi del georgiano. Il pericolo più grande degli ultimi minuti arriva però da Balotelli (entrato a una manciata di minuti dal novantesimo al posto di Miretti). Il cross dalla sinistra pesca in area l'attaccante, ma sulla deviazione è fondamentale l'intervento di Meret, che devia il pallone sul palo. Sospiro di sollievo per Conte, che soffre un po' e porta a casa tre punti d'oro. Per qualche ora, guarderà tutti dall'alto.
(Adnkronos) - Un Napoli a due facce batte il Genoa nell’anticipo del 17° turno di Serie A e si riprende la vetta della classifica almeno per una notte. A Marassi la squadra di Conte parte bene, soffre nella ripresa e liquida 2-1 la pratica rossoblù, grazie alle reti di Anguissa e Rrahmani. Gli azzurri volano a 39 punti e superano almeno per il momento l’Atalanta, ferma a quota 38 e impegnata domenica contro l’Empoli.
Il Napoli parte forte e mette subito le cose in chiaro. Gli azzurri bussano già al 5’ alla porta di Leali, con Lukaku che di testa centra la traversa. Poi, intorno al quarto d’ora, è un altro colpo di testa a regalare il vantaggio agli uomini di Conte: Neres crossa, Anguissa brucia Frendrup e salta più in alto di tutti per l’1-0. Partita sbloccata, con Conte che esulta e se la ride in panchina insieme allo staff. Passano altri 8 minuti e il tecnico salentino esulta ancora per il raddoppio, firmato da Rrahmani: Lobotka crossa, il difensore stacca di testa e infila Leali. Due a zero all’intervallo. La squadra di Vieira torna in campo con un altro piglio: dopo pochi secondi, Pinamonti si fa vedere dalle parti di Meret con un bel tiro a giro dal limite, che chiama il portiere al gran colpo di reni, e poi accorcia le distanze al 51’. Palla perfetta di Vitinha e piattone in rete. La partita cambia qui: il Genoa prende coraggio e si affaccia spesso oltre la trequarti, mentre il Napoli ha da difendere ma trova spazi per lanciare le frecce in contropiede. A un quarto d'ora dalla fine, Conte si gioca i cambi davanti e butta dentro la coppia Simeone-Kvaratskhelia al posto di Lukaku e Neres. È una mossa che riaccende gli azzurri, che tornano pericolosi con i guizzi del georgiano. Il pericolo più grande degli ultimi minuti arriva però da Balotelli (entrato a una manciata di minuti dal novantesimo al posto di Miretti). Il cross dalla sinistra pesca in area l'attaccante, ma sulla deviazione è fondamentale l'intervento di Meret, che devia il pallone sul palo. Sospiro di sollievo per Conte, che soffre un po' e porta a casa tre punti d'oro. Per qualche ora, guarderà tutti dall'alto.
(Adnkronos) - Un bel Napoli batte il Genoa nell’anticipo del 17° turno di Serie A e si riprende la vetta della classifica almeno per una notte. A Marassi la squadra di Conte liquida 2-1 la pratica rossoblù, grazie alle reti di Anguissa e Rrahmani. Gli azzurri volano a 39 punti e superano almeno per il momento l’Atalanta, ferma a quota 38 e impegnata domenica contro l’Empoli.
Il Napoli parte forte e mette subito le cose in chiaro. Gli azzurri bussano già al 5’ alla porta di Leali, con Lukaku che di testa centra la traversa. Poi, intorno al quarto d’ora, è un altro colpo di testa a regalare il vantaggio agli uomini di Conte: Neres crossa, Anguissa brucia Frendrup e salta più in alto di tutti per l’1-0. Partita sbloccata, con Conte che esulta e se la ride in panchina insieme allo staff. Passano altri 8 minuti e il tecnico salentino esulta ancora per il raddoppio, firmato da Rrahmani: Lobotka crossa, il difensore stacca di testa e infila Leali. Due a zero all’intervallo. La squadra di Vieira torna in campo con un altro piglio: dopo pochi secondi, Pinamonti si fa vedere dalle parti di Meret con un bel tiro a giro dal limite, che chiama il portiere al gran colpo di reni, e poi accorcia le distanze al 51’. Palla perfetta di Vitinha e piattone in rete. La partita cambia qui: il Genoa prende coraggio e si affaccia spesso oltre la trequarti, mentre il Napoli ha da difendere ma trova spazi per lanciare le frecce in contropiede. A un quarto d'ora dalla fine, Conte si gioca i cambi davanti e butta dentro la coppia Simeone-Kvaratskhelia al posto di Lukaku e Neres. È una mossa che riaccende gli azzurri, che tornano pericolosi con i guizzi del georgiano. Il pericolo più grande degli ultimi minuti arriva però da Balotelli (entrato a una manciata di minuti dal novantesimo al posto di Miretti). Il cross dalla sinistra pesca in area l'attaccante, ma sulla deviazione è fondamentale l'intervento di Meret, che devia il pallone sul palo. Sospiro di sollievo per Conte, che soffre un po' e porta a casa tre punti d'oro. Per qualche ora, guarderà tutti dall'alto.
(Adnkronos) - Un bel Napoli batte il Genoa nell’anticipo del 17° turno di Serie A e si riprende la vetta della classifica almeno per una notte. A Marassi la squadra di Conte liquida 2-1 la pratica rossoblù, grazie alle reti di Anguissa e Rrahmani. Gli azzurri volano a 39 punti e superano almeno per il momento l’Atalanta, ferma a quota 38 e impegnata domenica contro l’Empoli.
Il Napoli parte forte e mette subito le cose in chiaro. Gli azzurri bussano già al 5’ alla porta di Leali, con Lukaku che di testa centra la traversa. Poi, intorno al quarto d’ora, è un altro colpo di testa a regalare il vantaggio agli uomini di Conte: Neres crossa, Anguissa brucia Frendrup e salta più in alto di tutti per l’1-0. Partita sbloccata, con Conte che esulta e se la ride in panchina insieme allo staff. Passano altri 8 minuti e il tecnico salentino esulta ancora per il raddoppio, firmato da Rrahmani: Lobotka crossa, il difensore stacca di testa e infila Leali. Due a zero all’intervallo. La squadra di Vieira torna in campo con un altro piglio: dopo pochi secondi, Pinamonti si fa vedere dalle parti di Meret con un bel tiro a giro dal limite, che chiama il portiere al gran colpo di reni, e poi accorcia le distanze al 51’. Palla perfetta di Vitinha e piattone in rete. La partita cambia qui: il Genoa prende coraggio e si affaccia spesso oltre la trequarti, mentre il Napoli ha da difendere ma trova spazi per lanciare le frecce in contropiede. A un quarto d'ora dalla fine, Conte si gioca i cambi davanti e butta dentro la coppia Simeone-Kvaratskhelia al posto di Lukaku e Neres. È una mossa che riaccende gli azzurri, che tornano pericolosi con i guizzi del georgiano. Il pericolo più grande degli ultimi minuti arriva però da Balotelli (entrato a una manciata di minuti dal novantesimo al posto di Miretti). Il cross dalla sinistra pesca in area l'attaccante, ma sulla deviazione è fondamentale l'intervento di Meret, che devia il pallone sul palo. Sospiro di sollievo per Conte, che soffre un po' e porta a casa i tre punti. Per qualche ora, guarderà tutti dall'alto.
Roma, 21 dic (Adnkronos) - Il concerto di Natale alla Camera "Morricone dirige Morricone", registrato questo pomeriggio nell'Aula di Montecitorio, sarà in onda su Rai 1, a cura di Rai Parlamento, lunedì 23 dicembre alle 15.30. Alla stessa ora sarà trasmesso anche sulla webtv della Camera e sul canale satellitare. Lo rende noto la Camera.
L'evento è introdotto dal Presidente Lorenzo Fontana. Il Maestro Andrea Morricone esegue molte delle celebri composizioni del padre Ennio. Il programma, introdotto dall'Inno italiano, abbraccia i brani più famosi, da "Gli Intoccabili" a "The Mission". A interpretare le musiche sono: l'orchestra Roma Sinfonietta, con la direzione del Maestro Andrea Morricone e il Coro Claudio Casini dell'Università di Roma Tor Vergata diretto dal Maestro Stefano Cucci. La direzione artistica è a cura di Luigi Lanzillotta.
Roma, 21 dic (Adnkronos) - “Le dimissioni del capo del Dap Giovanni Russo sono il segno evidente del fallimento delle politiche del governo sul carcere a fronte delle tragiche condizioni in cui versano". Lo dice Riccardo Magi.
"Sovraffollamento, suicidi, abusi, condizioni disumane indegne per un Paese europeo. Ed evidentemente sono anche il frutto del fatto che la linea portata avanti dal sottosegretario Delmastro Delle Vedove non ha favorito una visione e un approccio ai problemi del carcere compatibili con la Costituzione. Nordio riferisca in aula al più presto in aula e spieghi se sulle carceri vuole cambiare rotta o proseguire su questa linea disastrosa”, conclude il segretario di Più Europa.
Roma, 21 dic (Adnkronos) - "Le dimissioni di Giovanni Russo dal vertice del Dap sono una conferma del fallimento di una politica carceraria di questo Ministero, di questo Governo". Lo dicono la responsabile Giustizia Pd Debora Serracchiani, il capogruppo dem in Bicamerale Antimafia Walter Verini e i due capigruppo dem delle commissioni Giustizia Senato e Camera Alfredo Bazoli e Federico Gianassi.
"Questi due anni hanno aggravato una situazione difficile, con il dramma dei suicidi dei detenuti, con un sovraffollamento disumano, con condizioni difficilissime anche per il lavoro della Polizia Penitenziaria. E con risposte inesistenti e ciniche da parte di Ministro e Sottosegretari. Anche le condizioni di lavoro del Dap sono state rese certamente più difficili. Chiameremo Nordio a riferire alle Camere sulla gravità ulteriore della situazione", aggiungono.