Un altro scandalo sessuale travolge la Francia. Dopo Dominique Strauss-Kahn, il presidente del Fondo monetario internazionale accusato di molestie ai danni di una cameriera, è la volta di Georges Tron, segretario di Stato alla Funzione pubblica, accusato da due donne di molestie e aggressione sessuale. Immediate le conseguenze sull’esecutivo: Tron infatti, come ha rivelato il sito del settimanale francese L’Express, ha già presentato le sue dimissioni al primo ministro Francois Fillon.

La procura di Evry ha raccolto le denunce di due donne di 34 e 36 anni, impiegate comunali di Draveil, una cittadina alla periferia di Parigi di cui Tron è stato sindaco dal 2007 al 2010. Il viceministro le avrebbe prima avvicinate proponendo di massaggiare loro i piedi con tecniche di riflessologia plantare e poi le avrebbe aggredite sessualmente. Le violenze sarebbero state poi la causa per entrambe di un tentativo di suicidio.

Tron ha negato qualsiasi responsabilità, replicando che le denunce sono solo una “vendetta personale”. Il suo avvocato Olivier Schnerb ha già sporto querela per calunnia. Tuttavia a Le Parisien l’ex viceministro aveva già dichiarato che l’episodio poneva inevitabilmente la questione delle dimissioni, a prescindere dalla sua estraneità ai fatti. Tron si era così dichiarato disposto a lasciare l’incarico se la richiesta fosse arrivata da Fillon o Sarkozy in persona. Richiesta che è arrivata puntualmente dal primo ministro perché l’imbarazzo per il governo era ormai diventato insostenibile.

Nella nota emessa questa mattina da palazzo Matignon si legge che il segretario di Stato “ha informato Fillon delle sue dimissioni dal governo. Il primo ministro, in accordo con il presidente della Repubblica, prende atto di questa decisione che non pregiudica in nulla il seguito che sarà dato dalla giustizia alle denunce presentate contro Georges Tron, che contesta i fatti”. Fillon, si legge nella nota, rende omaggio al “coraggio e al senso di responsabilità di Georges Tron che con questa decisione ha fatto prevalere l’interesse generale. Questa decisione gli permetterà ormai di difendersi in tutta libertà”. Nella lettera di dimissioni di Tron al premier Fillon il segretario di Stato assicura che “farà riconoscere la sua innocenza combattendo le accuse vendicative di due ex collaboratrici: una licenziata per essersi appropriata di soldi pubblici, l’altra costretta a lasciare il suo incarico per un comportamento indegno”.

A prendere il posto di Tron sarà il ministro del Bilancio e portavoce del governo, Francois Baroin. Per il ministro degli Esteri francese Alain Juppè, intervistato da Canal +, quella delle dimissioni è la “scelta giusta”.

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