“Rat”, la guerra, Mladic l’ha sempre avuta non solo nel nome (Ratko), ma anche nel sangue. Una “vocazione” che sprofonda le sue radici nelle foibe della storia balcanica. Suo padre morì nel 1945, attaccando il villaggio di Ante Pavelic, il “duce” degli Ustasha croati che guidò il genocidio dei serbi, durante la seconda guerra mondiale. E “Ratko” è stato l’esponente più sanguinario di una casta di generali-vendicatori che hanno condotto la pulizia etnica contro i croati e i musulmani come una gigantesca “rappresaglia” per quello che i serbi avevano subito mezzo secolo prima.
Rispetto ai generali-conferenzieri dei Caschi blu dell’Onu, che nel rituale dei “Breefing” trasmettevano in mimetiche inamidate la sicurezza computerizzata della guerra elettronica, i generali serbi sapevano di caserma e di “rakja” bevuta sulle prime linee con i loro soldati. Ma questo non impediva loro di usare la tv a proprio vantaggio.
Poche ore prima del massacro di Srebrenica, Mladic si fece filmare mentre rassicurava i rifugiati accarezzando le teste dei bambini, e ciò quando i suoi uomini avevano già ricevuto l’ordine di far cadere tutte quelle dei loro genitori.
Mentre stava negoziando la resa di Zepa, in presenza delle telecamere e dei Caschi blu Mladic brindò con Havdo Palic, il capo della difesa civile della città. Poi, finita la press-conference, lo fece uccidere.
Misha Glenny, nel libro The fall of Jugoslavia, riporta la seguente conversazione telefonica fra Mladic e il capo della polizia croata di Spalato, una vecchia conoscenza.
Poliziotto: “Sei tu Mladic?”
Mladic: “Sì sono io ,vecchio diavolo,cosa vuoi?”
P: “Tre dei miei ragazzi sono scomparsi vicino a… voglio sapere cosa gli è successo”
M: “Beh, penso che siano tutti morti”
P: “Posso dire ai parenti che sono andati?”
M: “Sì,certo. Parola mia. Come va la famiglia?”
P: “Oh non male, grazie. E tu?”
M: “Benissimo. Se la cavano niente male”
P: “Mi fa piacere sentirlo. Ah, a proposito, abbiamo trovato 20 cadaveri dei vostri vicino al fronte completamente spogliati. Li abbiamo buttati in una fossa e adesso puzzano. Non potresti venire a prenderli, perché è davvero insopportabile”
Questa “confidenza” fra mercanti di morte, che lascia sbigottiti, diventa più rara con la guerra in Bosnia ,dove non c’è più una controparte, un “nemico”, con cui si scherza commerciando cadaveri, ma solo un “terreno” da ripulire.
Ed Vulliamy scrive in Seasons in hell che Mladic avrebbe detto una volta: “I musulmani? Se dai spazio a uno solo di loro, arriverà con 5 mogli e prima che tu capisca cosa sta accadendo, ti troverai un villaggio!”.