A una manciata di chilometri dala festa di piazza del Duomo, ieri sera a Milano è anadata in scena “un’altra festa” dai toni decisamente opposti alla gioia che si respirava sotto le guglie della cattedrale meneghina. Una cinquantina di giovani appartenenti all’area dei centri sociali si è recata sotto l’abitazione dell’ex vicesindaco Riccardo De Corato. Slogan e striscioni contro il vice di Letizia Moratti con il contorno di fumogeni e di qualche petardo.
Inutile dire che il diretto interessato non l’ha presa proprio bene. “E’ cominciata la caccia all’uomo. Se questa è l’era Pisapia, auguri”, ha detto.
La “festa” degli antagonisti è cominciata circa verso le nove di sera, quando in via Andrea Costa angolo piazzale Loreto, sotto l’appartamento di De Corato (che non era in casa), si sono materializzate circa cinquanta persone. Una questione personale quella fra i centri sociali e l’ex assessore alla sicurezza, dato che De Corato ha sempre fatto una battaglia personalissima contro ogni forma di autogestione e occupazione proveniente da quell’area politica. “De Corato disoccupato”, “Il tuo ufficio ce l’abbiamo noi” e insulti a profusione. Questi gli argomenti principali dei contestatori.
Polizia e digos sono intervenute subito dopo l’inizio del presidio spontaneo che si è sciolto senza incidenti e senza contatti fra manifestanti e forze dell’ordine.
Non appena la notizia è giunta sul palco montato in piazza del Duomo, il primo a prendere le distanze da quanto stava accadendo è stato proprio il neo-sindaco di Milano. “Mi riferiscono di problemi sotto casa del vicesindaco, non lasceremo che i teppisti ci rovinino la festa”, ha detto Giuliano Pisapia.