Il recentemente scomparso Gil Scott-Heron in un’intervista affermava: “Se qualcuno viene da voi a chiedere aiuto e potete aiutarlo, dovete aiutarlo. Perché non dovreste? Siete stati messi in un qualche modo nella posizione di aiutare questa persona”.
Henry Marsh, il protagonista di The English Surgeon, documentario del 2007 di Geoffrey Smith, si muove da questa premessa. Neurochirurgo di fama in Inghilterra, Marsh, cercando di fare del bene in un mondo egoista e imperfetto, ogni anno si reca a Kiev, per insegnare tecniche nuove, operare i casi più difficili e migliorare la drammatica situazione ospedaliera del paese. In questo contesto la soddisfazione per essere riuscito a salvare una vita viene spesso cancellata dal dolore di aver fallito, o dalla frustrazione di non poterne operare un maggior numero. E sullo sfondo un dilemma: “E’ molto difficile capire se ci si sta comportando da coraggioso o da sconsiderato, da saggio o da codardo”
La prima volta che lo vediamo Marsh è nel suo laboratorio di falegnameria, intento a costruire una cassa di legno. Gli strumenti che lo vediamo usare sono in fondo gli stessi che userà sui suoi pazienti, quasi a volerci suggerire che i due mestieri sono in fondo lo stesso, anche se: “Io opero sui pensieri e i sentimenti delle persone e, sbagliando posso distruggere il carattere di una persona. Per sempre”.
Marian Dolishny vive in un piccolo villaggio ucraino. Un tumore al cervello (diagnosticato come inoperabile in Ucraina) gli causa forti attacchi epilettici e lo porterà inevitabilmente alla morte. Henry Marsh ritiene invece che possa essere salvato, a patto di rimanere cosciente durante la lunga operazione, che Geoffrey Smith gira con enorme maestria, cambiando di continuo registro, dal drammatico al surreale al comico.
Smith, accompagnato dalla splendida colonna sonora di Nick Cave e Warren Ellis, riesce a farci viaggiare attraverso i dubbi, le contraddizioni, la determinazione e il coraggio nella mente di Marsh, insomma quella stessa fragile umanità che è a rischio ogni volta che opera, umanità che rende The English Surgeon uno dei migliori documentari degli ultimi anni.
Qui il film completo: