La tendopoli di Manduria, dopo il periodo del picco di flusso dalla Tunisia, non è stata mai smantellata tranne un centinaio di tende in eccesso. Si tratta di immigrati della zona profonda dell’Africa, forse lavoratori libici che, con la guerra, sono stati indotti ad abbandonare quel paese. “La situazione è cambiata rispetto alla prima ondata di giovani tunisini – spiega il sindaco di Manduria, Paolo Tommasino – adesso c’è un turn over rapido. In questo caso si tratta di profughi che hanno grande gratitudine per chi li ospita. Ma ci sono anche problemi, ad esempio, di tipo sanitario, da affrontare e per la presenza di persone fragili come i bambini”.