Ha vinto il Teorema. Quello che ti fa calcolare il quadrato dell’ipotenusa quando hai la somma dei quadrati dei due cateti, ma alla fine vince sempre lui. Che trasforma gli elettori in tifosi contenti che finalmente ha vinto la sinistra o, alternativamente, ha vinto la destra. E badate che ho detto “alternativamente”, mica “laternativamente”. Qualcuno ha detto al Pdmenoelle che “E’ facile vincere con i cateti degli altri“. Già, ma chi sono gli altri?
Archimede Pitagorico inventore di Paperopoli, tessera pdmenoelle numero UNO (che ha per lo scienziato disneyano gli stessi effetti taumaturgici della mitica monetina di Zio Paperone), Topolino deputato a Paperopoli e sindaco a Topolinia che vuole la militarizzazione della val di Valle? Edy, suo fido aiutante, che costruisce inceneritori insieme a Brigitte, destina 120 milioni di dollaroni di denaro pubblico della Regione Papera alla fondazione Nonna Papera di Basettoni, padre spirituale di Gastone e mantiene privata la gestione dell’acqua?
Il Teorema ha liquidato Gastone e deve presentare nuove facce per non essere travolto. Se sono vecchie, le fa passare per nuove. Se sono nuove le fagocita con la tessera di partito e ruoli di rappresentanza. Se Archimede Pitagorico fermerà almeno la gravitazione della Terra intorno al Sole, chiuderà il Mediterraneo, taglierà del 75% gli stipendi degli assessori comunali, mi ricrederò, (no! ohibò! ma dài? come no! dài! ho detto sì!) pensate che lo farà?
Dei referendum non parla più nessuno. Tutti in piazza a festeggiare. Tutto cambia perché nulla cambi, ché mi son appena finito di leggere Mille aforismi dalla letteratura. E poi le distorsioni dei nomi degli avversari politici ci vengono comicissime, e ne abbiamo ancora a bizzeffe. Sentite queste: Pussapia, Pizzapia, Pissipia, Puzzapia e Pisapippa. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.