Il procuratore aggiunto Nello Rossi e il pm Stefano Rocco Fava hanno disposto il dissequestro dei 23 milioni di euro, che lo scorso settembre il gip Maria Teresa Covatta aveva congelato nell’ambito dell’inchiesta che vedeva indagati il presidente dello Ior, Ettore Gotti Tedeschi, e il direttore generale, Paolo Cipriani, per violazione della normativa antiriciclaggio con riferimento a operazioni finanziarie di dubbia liceità.
I 23 milioni giacevano in un conto corrente aperto dalla banca vaticana presso il Credito Artigiano di Roma. Accogliendo l’istanza presentata il 20 maggio scorso dalla difesa degli indagati, la procura ha preso atto che negli ultimi cinque mesi “si sono verificati rilevanti mutamenti sul piano normativo ed istituzionale che hanno ridisegnato il contesto entro cui occorre valutare la permanenza o meno delle ragioni poste a base del decreto di sequestro preventivo dei 23 milioni di euro”.