Politica

Berlusconi: “Referendum inutili <br/> Sì alle primarie del Pdl”

Durante la trasmissione Mattino 5 di Maurizio Belpietro, il premier dice: "Le consultazioni su nucleare e acqua pubblica nascono da iniziative demagogiche e non avranno conseguenze sul governo". Poi affronta il tema della riorganizzazione del partito

Silvio Berlusconi torna a parlare. E lo fa dalla trasmissione di Maurizio Belpietro Mattino 5. Sui risultati delle amministrative, ribadisce quanto aveva già detto: “Riconosco la sconfitta, abbiamo subito un gol ma continuiamo a vincere e a condurre per 4 a 1”. Il premier poi si concentra sui referendum del 12 e 13 giugno, che definisce iniziative “demagogiche”: un voto ”inutile” la consultazione sul nucleare, secondo il premier che però assicura: ”Il governo rispetterà il volere dei cittadini”. Senza che dalle consultazioni derivino significati ulteriori sul piano politico, dice il presidente del Consiglio al telefonata con Belpietro.

”Non daremo nessuna indicazione ai nostri sostenitori che avranno anzi libertà di scelta – spiega Berlusconi – anche se questi referendum nascono da iniziative demagogiche. Il quesito sull’acqua – prosegue – è del tutto fuorviante perché non è vero che la legge che si vuole abrogare voglia privatizzarla ma solo porre fine a sprechi. E sul nucleare le norme sulla localizzazione delle centrali sono state gia’ abrogate e quindi si chiede ai cittadini di votare sul nulla”. Ad ogni modo, assicura Berlusconi, ”ci asteniamo dal prendere posizione e ci adegueremo alla volontà dei cittadini”. E l’esito della consultazione ”non avrà conseguenze sul governo. Gli italiani ci diranno, anche con questo voto, anche se inutile, di non volere il nucleare e noi prenderemo atto del volere dei cittadini”.

Il Cavaliere poi affronta il tema della riorganizzazione del Pdl. Le primarie per eleggere organi dirigenti del partito? “Non sono contrario, purché si arrivi a essere certi che i votanti siano sostenitori del partito e non infiltrati della sinistra”, e a tal fine ci vorrebbe una sorta “di filtro di coloro che vogliono partecipare”, dice il presidente del Consiglio al telefono con Belpietro. Il premier, a proposito della indicazione di Angelino Alfano come segretario politico del Pdl, spiega che “avrà tutti i poteri” che a norma dello Statuto rinnovato “gli verranno delegati dal presidente” e sarà lui a dare ai coordinatori “i compiti che riterrà opportuno”. Quanto al nuovo ministro della Giustizia, il Cavaliere afferma che Alfano lascerà e il successore sarà individuato quando, “dopo il cambiamento dello Statuto, Alfano entrerà nel vivo delle sue funzioni. In quel momento avremo il nuovo ministro della Giustizia”. Berlusconi ha aggiunto che il Consiglio Nazionale del partito “ratificherà una modifica dello Statuto e seguiranno tutte le iniziative per radicarci nel territorio e fare emergere la bravura dei nostri giovani dirigenti. Saranno protagonisti dei congressi locali e del congresso nazionale, e sono convinto che saranno i vincitori delle elezioni del 2013. Ne sono assolutamente sicuro”.

Non manca un nuovo attacco ai media. Tra le cause della sconfitta elettorale c’è la “tenaglia” dell’informazione. Sotto accusa soprattutto Rai e La7 e poi i giornali, su cui “c’è un degrado che si è trasformato in vera e propria disinformazione contro di noi”. Ma nonostante questo, secondo il Cavaliere, “abbiamo il dovere di governare fino al 2013 per portare avanti quel pacchetto di riforme che dal ’94 abbiamo messo sul tavolo, come quella del fisco, quella della giustizia e poi dobbiamo occuparci del Sud”.