E’ destinato ad allargarsi lo scandalo del calcio-scommesse. Dopo l’arresto due giorni fa di Beppe Signori, “quello che ha fatto 200 goal in serie A” (Leggi la cronaca), con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata all’illecito sportivo, oggi il gip Guido Salvini ha interrogato il dentista Marco Pirani e Massimo Erodiani, titolare di un’agenzia di scommesse, ritenuto tra i capi dell’organizzazione indagata dalla procura di Cremona nell’ambito dell’inchiesta «Last Bet». Interrogato per tre ore, Pirani avrebbe fatto riferimento ad altre tre partite, anche di serie A, oltre alle 18 contestate nell’ordinanza di custodia cautelare. Partite che non risalirebbero solo al campionato scorso.
Fra le 80mila intercettazioni al vaglio degli inquirenti, spicca questa conversazione dove Massimo Erodiani parla con Marco Pirani. Si capisce che un gruppo di scommettitori si muoveva dai siti in Asia e in particolare dalla Turchia, contando di sfuggire così ai controlli sulle puntate anomale.
ERODIANI :-Pronto
PIRANI:- Max
ERODIAN:-oh ….. nostro no ..
PIRANI:-si …
ERODIANI:-allora ha detto perché io ieri gli ho detto che era saltato tutto lui praticamente ieri a chiamato Malacarne giocatore del Viareggio dice che è amico suo non so come però ha una frega di confidenza e gli ha detto gli aveva gli aveva detto la cosa che stavamo facendo noi e lui gli ha detto che per quella cosa la era difficile quindi comunque ha mantenuto quello che gli abbiamo detto noi però dice che loro possono andare a perdere capito?
PIRANI: -eh …
ERODIANI:-dice sono 5 persone lui può contattare quindi inc .. se è vera questa versione è più forte questo qui Gianfranco non conta un cazzo
PIRANI: – Gianfranco Massimo. .. Gianfranco è l’allenatore in seconda quindi conta meno di un cazzo
ERODIANI:– e allora
PIRANI:- Gianfranco
ERODIANI:-perché questo qui gli ha detto
PIRANI:-Gianfranco …
ERODIANI:-noi andiamo a perdere ne saremo cinque
PIRANI:- si …
ERODIANI: – gli ha detto ne siamo cinque vogliamo 10mila euro a testa senti eh io gli ho detto scordatelo perché noi non cacciamo un euro mi ha detto perché e mi ha spiegato quello che vuole fare: vuole chiamare perché l’amico suo, quello che ci ha detto che metteva sul mercato asiatico, sta in Turchia quindi non è rintracciabile. Torna eh … eh … quando le cose già sono fatte siccome ci sta il discorso con quelli di Milano che lui deve risolvere ha detto che dici se io chiamo a loro gli dico che la partita la pagano loro e noi diamo la garanzia gli ho detto va bene già mi sta a richiamare ci sto parlando due minuti inc … .. però hai capito gli ho detto se è così si perché se è come dici tu per me non la faccio perché ho detto a sto prezzo non esiste gli ho detto perché comunque non è singola perché comunque … se tu invece riesci a farla pagare a loro noi tutto quello che facciamo noi è di pulito per me va bene perché dopo ovviamente questa cosa deve andare con questi qua che lui deve dare un assegno in garanzia a loro però io gli ho detto che .. gli dovrà dire aspetta un attimo (in sottofondo dice ti richiamo sto parlando al telefono sto parlando all’altro telefono ti richiamo ciao) eh….. praticamente eh … eh. . .. noi quello che facciamo inc … pulito però gli ho detto se tu fai una cosa riesci a fare una cosa del genere tu gli dai un assegno in garanzia e metti a pari anche la situazione vecchia con loro con quelli di Milano però di fai dare una metà in anticipo se a loro gli sta bene se no la fai saltare ha detto va bene fai una cosa però parla con Gianfranco mi ha detto io ancora non lo chiamo Gianfranco ho chiamato prima te parla con Gianfranco chiedi se vuole prima lui a quelli di Milano e poi li chiamo io o li chiamo direttamente io fammi sapere che lo facciamo però quello che ti dico io se questi hanno detto che sono cinque persone sono tante cinque persone eh … ha perdere a Benevento non è che vai…mo ci rivuole Cremonese Paganese sono cinque della Cremonese che vogliono perdere in casa il Benevento vuole vincere
Secondo indiscrezioni, Pirani avrebbe in qualche modo preso le distanze dagli altri indagati, minimizzando il suo ruolo all’interno dell’organizzazione. «Ci sono 4 o 5 incontri, anche della massima serie, di cui non eravamo a conoscenza», ha detto il pm Roberto Di Martino al termine dell’interrogatorio di Pirani, ex dirigente dell’Ancona Calcio e ritenuto uno degli organizzatori del giro di scommesse truccate. Il gip ha interrogato per un’ora anche Erodiani, evidentemente disposto a collaborare con la magistratura.
Nell’inchiesta sono coinvolti anche Stefano Bettarini, detto il “bello” o il “Betta” e Cristiano Doni capitano dell’Atalanta ed ex titolare dell’Italia ai mondiali coreani del 2002.
Monopoli. Sono 37 le partite sospette che i Monopoli di Stato, grazie al proprio sistema di rilevazione, hanno segnalato alla Procura Federale della Figc. La maggior parte – informa l’Agicos – sono partite di Lega Pro, ma spiccano anche 12 segnalazioni su incontri di Serie B e quattro o cinque di A. Le segnalazioni scattano quando i Monopoli rilevano flussi abnormi di giocate rispetto all’importanza dell’incontro, quando le giocate si orientano in modo univoco o ancora quando un numero eccessivo di puntate viene piazzato su scommesse più di nicchia, come l’under/over, primo tempo/finale e primo tempo 1X2. In alcuni casi, il risultato pronosticato nelle scommesse non è stato confermato in campo, in altri invece l’allarme si è dimostrato giustificato. E’ il caso di Atalanta-Piacenza del 19 marzo, finita 3 a 0 per i padroni di casa: Aams, rileva Agicos, aveva segnalato alla Figc il flusso anomalo di scommesse sull’1 già 24 ore prima dell’inizio della partita.