L’Enel denuncia un furto “singolare” a pochi giorni dal referendum sul nucleare. Un computer «contenente documenti aziendali relativi a studi e analisi preliminari, privi di risvolti operativi, sulle caratteristiche di siti per impianti nucleari in Italia e all’estero” è stato rubato negli uffici romani dell’area nucleare dell’aziena a Tor di Quinto. Per Enel, si legge in una nota, “è davvero singolare che un furto così mirato avvenga proprio a pochi giorni dalla tornata referendaria”.

Dalle prime ricostruzioni, a denunciare il furto è stato stamattina un dipendente che aveva il pc in dotazione. Secondo quanto ha raccontato alla polizia, il portatile sarebbe stato sottratto da un cassetto degli uffici dell’azienda. Al momento della denuncia, il dipendente Enel non ha però fatto alcun riferimento al contenuto dei file presenti sul computer.

L’azienda elettrica, secondo quanto indica nella nota, stava svolgendo degli studi sulle eventuali località adatte ad ospitare delle centrali nucleari. Il furto arriva proprio quando manca poco più di una settimana al contrastato referendum sulla possibilità di reintrodurre l’energia atomica in Italia. Consultazione travagliata, prima fermata dal governo – che ha inserito nel decreto Omnibus una sospensione di 12 mesi al piano nucleare nazionale – e poi riammessa dalla Corte di Cassazione due giorni fa, conla riformulazione del quesito referendario.

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