Ok, la Rete può incidere molto sull’esito dei referedum del 12 e 13 giugno. Ma non basta. Bisogna usare altri mezzi e “bucare” il mondo della televisione, facendo notizia. Il popolo del web è già favorevole, ad esempio, a votare contro il nucleare, o contro la privatizzazione dell’acqua o il leggittimo impedimento. Quindi non commettiamo l’errore di rimanere nelle piazze digitali.

A mio avviso bisogna uscire fuori, in strada, e distribuire volantini fatti in casa: bastano 300 fotocopie a testa, in bianco e nero. Se 10 mila persone decidono di passare all’azione – magari mentre escono dall’ufficio o da casa – possiamo raggiungere 3 milioni di persone. E se fossimo 20 mila, portiamo la speranza di poter cambiare questo Paese a 6 milioni di persone. Usiamo anche il telefono e gli sms: mandiamo un messaggio alla nostra lista di contatti e chiediamo di girarlo ai loro amici. Usiamo ogni mezzo per far sapere a chi incontriamo che andremo a votare 4 sì al prossimo referendum.

Ma il “cavallo di Troia” è la capacità di far notizia. Bisogna inventarsi eventi che costringano i media a parlare dei temi del referendum. Greenpeace ha calato uno striscione enorme all’interno di uno stadio e la foto è stata ripresa dai principali mass media. Quindi inventiamoci qualcosa di eclatante. Ad esempio: è possibile chiudere un uomo e un bambino in una bottiglia di plastica gigante, alta sei metri? Si può fare? Il messaggio sulla bottiglia potrebbe essere: “Non voglio l’acqua privata per mio figlio”. Con un gruppo di venti persone si va davanti al Senato o alla Camera, si gira un video, si scattano foto, e si invia tutto ai giornali e alle tv. Oppure: entriamo nelle metrolitane (affollate) con un grande cartello che dice: “Io voto 4 sì ai referendum”, si gira un video e lo si invia alle redazioni dei giornali e lo carichiamo su YouTube.

Insomma, bisogna arrivare in modo diretto alle piazze, ai vecchietti, alle scuole, e dobbiamo trasformarci in attivisti e guerrieri della comunicazione. Io ho impaginato un volantino e farò mille fotocopie: salirò in treno e ne lascerò una copia su ogni sedile. Nel volantino, oltre ai 4 Sì da votare ai referendum, ho scritto: “Sei vuoi un futuro migliore, stampa anche tu 1000 fotocopie e distribuiscile personalmente”. Poverò anche a girare un video. Fatelo anche voi e… passate parola!

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