Allora questo Santoro fa perdere o guadagnare voti? Il cavaliere furente ha sposato questa volta la tesi del Santoro trionfante: “A Milano abbiamo perso per colpa di Annozero, perché le tv e la stampa sono contro di noi, ma in Parlamento lavoreremo perché non accada più…”. Nell’elenco degli accusati non solo Santoro, ma anche Travaglio, Fazio, la Dandini, Floris, La7, Gad Lerner, Mentana, Sky, il Tg3, Rai News, Repubblica, il Corriere, Famiglia Cristiana, talvolta anche l’Avvenire, ormai manca solo il Corriere dei Piccoli, e poi il delirio sarà completo.

Dopo aver fatto i complimenti a tutta la squadra di Annozero, citata più volte e nominativamente, che, quasi da sola, avrebbe messo in ginocchio il piccolo Cesare e le sue armate mediatiche, dobbiamo, tuttavia, fare qualche breve riflessione:

1.
Non era sempre lui ad aver detto che sarebbe stato meglio dare più spazio alla sinistra televisiva perché “tanto quelli ci fanno vincere?” Cos’è accaduto? Non riesce più a vincere il referendum su se medesimo?

2. Dal momento che il cavaliere  è stato sempre in tv, persino a colpi di videocassette registrate e di telefonate in diretta, non gli è ancora venuto il sospetto di essere stato bocciato sia come politico, sia come comunicatore? Non si è accorto che ormai lo fischiano persino dentro i seggi elettorali? Il calo del desiderio non ha colpito solo lui, ma anche i suoi fedelissimi…

3. A cosa si riferisce quando annuncia provvedimenti eccezionali  in Parlamento, a una nuova legge bavaglio, a  provvedimenti eccezionali verso quegli autori a lui non graditi? Vuole forse ripristinare il ministero della cultura popolare e magari affidarlo a Lele Mora, vero interprete dello spirito dei tempi berlusconiani?

4. Per quale ragione lunedì sera aveva deciso di convocare a rapporto i cinque consiglieri di amministrazione  della Rai espressi dalla destra?  Voleva forse parlare dei programmi da espellere dai palinsesti? Ci provassero, questa volta non solo li riporteremo davanti alla Corte dei conti, ma promuoveremo tali e tante iniziative, anche le più clamorose, da farlo pentire di aver solo pensato una simile porcata.

5. Perchè mai quella autorità di garanzia  che ha comicamente sanzionato Celentano e richiamato Santoro non ha invece  sentito il bisogno di far sentire la sua voce contro il presidente molestatore? Perchè la stessa autorità e quella antitrust continuano a non aprire un procedimento a carico del presidente editore, non solo per le sue minacce verso ogni concorrente, ma per la  violazione continuata ed esibita persino della inesistente legge Frattini sul conflitto di interessi? Non è obbligatorio occupare quella poltrona, esiste anche l’istituto delle dimissioni.

6. Perchè la direzione generale della Rai non ha neppure sentito il bisogno di respingere le gravissime ingiurie del presidente e di tutelare l’autonomia aziendale? Perchè tengono famiglia, ma ci sono milioni di famiglie che non sono più disponibili ad essere prese per i fondelli dal presidente e dai suoi cortigiani.

E qui ci fermiamo, ma sarebbe un grave errore sottovalutare  la gravità delle esternazioni  di un signore che è pur sempre il presidente del consiglio in carica e che, proprio perchè è  ormai agonizzante, tenterà tutte le strade possibili pur di ritardare  il crollo dell’impero.

Per questo non bisognerà dargli tregua sino alla sconfitta finale. Per questo sarà necessario votare e far votare Sì ai referendum. Il  nostro sarà un quadruplice sì per la libertà, contro ogni bavaglio, per i beni comuni, affinchè tra i beni da tutelare rientri anche l’articolo 21 della Costituzione, senza il quale tutto il resto rischia di essere oscurato, cancellato, eliminato.

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