Bologna Estate 2011, nonostante illustri morti e feriti (il Chiostro del Teatro San Martino, i concerti di Piazza Santo Stefano), comunque c’è. Partenza ufficiale il 20 giugno, chiusura il 15 settembre prossimo per centotrenta progetti culturali che tenteranno di far compagnia, divertire e riflettere bolognesi e non solo, si spera, durante l’estate del nuovo corso meroliano.
Tra i vari possibili appuntamenti, segnaliamo subito un luogo risanato e rilanciato. I giardini del Cavaticcio tra via Azzo Gardino e via Don Minzoni, spazio aperto occupato prima dagli eventi off del Biografilm Festival, successivamente da serate gestite da Cassero e Mambo.
Continua l’esperienza del BOtanique, in via Filippo Re, la rassegna di concerti in collaborazione con l’Estragon che prende il via il 24 giugno con una madrina del calibro di Cristina Donà. Sempre in tema musicale il 17 giugno parte Bolognetti on the rocks (fino al 7 agosto): programmazione curata dai ragazzi del Covo e del Locomotiv, dj da Radio Città del Capo, concerti e musica sette giorni su sette. Primo nome subito in evidenza: gli Offlaga Disco Pax (18 giugno).
Sempre musica, con pesanti dosi di elettronica, a Villa delle Rose in via Saragozza, curata dall’associazione Shape. Ancora in periferia nello spicchio verde tra giardino geologico e torri di Kenzo alla Fiera, si svolgerà Artgarden: tre weekend all’insegna di design, moda, cibo e musica contemporanea. Importante anche lo spazio di Villa Mazzacorati (zona Murri) con il festival PerAspera, dal 16 al 25 giugno, dove potremo ritrovare, tra i tanti appuntamenti di danza, musica, video e installazioni, anche l’intero progetto teatrale “Civile” curato da Fiorenza Menni ed Elena Di Gioia.
Per la sezione teatro e cinema sarà l’Arena Orfeonica a farla da padrone (dal 16 agosto al 2 settembre) con film in pellicola e, il 25 giugno, la nuova edizione di Original Cultures con il titolo Formula – From words to sounds con la regia di Pietro Babina.
Tra le decine di appuntamenti e luoghi all’aperto c’è un’altra novità d’eccezione: il cortile del Piccolo Teatro del Baraccano con una programmazione fitta di teatro, musica sinfonica e da camera.
Bologna Estate 2011, logo nero con sole giallo, costa al Comune 230000 euro: ventimila in meno rispetto all’anno scorso, 100mila messi dal Comune e 130mila da Fondazione Carisbo e Del Monte. Se contiamo che il cartellone ha 102 giorni di programmazione con almeno 130 progetti, il risultato è di avere a disposizione giornalmente, per ciascun progetto, 16 euro e novanta centesimi.
Dal momento, poi, che solo i giardini del Baraccano usufruiranno di 30000 euro di fondi pubblici, possiamo matematicamente affermare che c’è chi lavorerà a progetti culturali con qualche centesimo di budget al giorno.
Che sia l’estate del volontariato per far andare avanti cultura ed eventi in città non è un mistero. Tra gli 82 volontari che renderanno possibile lo svolgimento del Cinema Ritrovato per una settimana (25 giugno – 2 luglio) e il guerrilla staff del Biografilm Festival (maratona dal 10-20 giugno), due eventi paralleli ma comunque fuori dal budget di Bologna Estate 2011, le cifre parlano chiaro: pagare quelli che lavorano alla realizzazione di uno spettacolo o di un evento è sempre più problematico, se non impossibile.
Istituzioni pubbliche e private inizino a rifletterci seriamente: difficile proseguire grazie al tempo libero di qualche bonario pensionato o giovane virgulto intento a credere che in quelle manifestazioni ci farà poi una carriera futura.
Per ogni informazione su Bologna Estate 2011 : www.comune.bologna.it/cultura