Il Comune di Parma accorre in salvataggio della Stt, mettendo sul tavolo 17 milioni di euro ricavati dall’avanzo di bilancio e 60 in azioni Iren. È questo il piano per ricapitalizzare la holding, su cui pesa già un debito da 175 milioni di euro. I provvedimenti sono stati annunciati oggi nella sede della società dal presidente Massimo Verrazzani, dal sindaco Pietro Vignali e dal suo vice Paolo Buzzi, subito dopo l’approvazione del nuovo piano industriale.

“L’azienda non accumulerà altri debiti – ha commentato il presidente Verrazzani – perché da quando sono al timone dell’azienda non sono stati fatti ulteriori debiti, come dimostra la scelta di non emettere bond, e la situazione patrimoniale è migliorata: il patrimonio netto è cresciuto e oggi ammonta a 23 milioni di euro. I debiti contratti e i fornitori saranno tutti pagati ed è in corso un accordo con alcune banche per il pagamento degli interessi”.

Secondo Viganli la Stt ha i mezzi per fare fronte agli impegni: “Dopo questo passaggio la situazione è più chiara e attendibile, perché il piano industriale è stato adeguato all’attuale momento di crisi con una operazione di realismo, trasparenza e rigore”. Il sindaco parmigiano inoltre ha dato mandato ai suoi avvocati per capire se esistono i presupposti per portare avanti un’azione di responsabilità nei confronti di Andrea Costa, ex presidente della società, e Nando Calestani, ex numero uno della Spip. “Una questione complessa che va valutata con attenzione”, ha precisato l’attuale presidente Varazzani.

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