La Commissione europea considera “credibile fino al 2012” il piano di consolidamento dei conti pubblici predisposto dall’Italia per il periodo 2011-2014. E invita il governo a varare, come promesso, ulteriori misure entro il prossimo ottobre affinché “il livello molto alto del debito imbocchi un percorso stabile di riduzione”. Queste alcune delle principali raccomandazioni rivolte all’Italia dalla Commissione europea e contenute nel documento approvato oggi a Strasburgo dall’esecutivo comunitario.

Secondo la Commissione, il nostro Paese dovrà “essere pronto” a prevenire ogni possibile sforamento dei conti rispetto a quanto programmato per il 2011 e 2012 e di destinare all’accelerazione della riduzione del deficit e del debito “ogni” positivo imprevisto dovesse verificarsi sul fronte della politica di bilancio. Bruxelles invita inoltre l’Italia a introdurre “tetti vincolanti” alla spesa pubblica e migliorare il monitoraggio della pubblica amministrazione.

Nuove misure sono poi necessarie per affrontare le “debolezze strutturali” dell’economia italiana, debolezze che la crisi ha esasperato. Per Bruxelles, l’Italia potrà stimolare la crescita e la creazione di nuovi posti di lavoro, nonché rilanciare lo sviluppo del Mezzogiorno solo “compiendo ulteriori passi in avanti nel periodo 2011-2012”, cioè adottato nuovi provvedimenti ‘ad hoc’. In particolare, la ‘ricetta’ della Commissione sollecita interventi per migliorare il funzionamento del mercato del lavoro, introdurre una maggiore concorrenza nel mercato dei servizi, rafforzare le politiche di sostegno all’innovazione e alla ricerca e rendere più veloce ed efficace l’utilizzo dei fondi strutturali europei. E ancora: rimuovere gli ostacoli che ancora rendono più costoso in Italia, e soprattutto nel Mezzogiorno, impiantare e gestire qualsiasi attività imprenditoriale, in particolare per le piccole medie imprese.

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