Dopo la grave sconfitta alle amministrative è tempo di ridisegnare il Pdl. Berlusconi apre alle primarie, purché si eviti il rischio degli infiltrati… E, come prima applicazione delle primarie, nomina Alfano segretario del partito, pur senza aver la forza di rimuovere i coordinatori, anzi reintegra Bondi già dimissionario.
Primarie, vinca il peggiore
E’ andato a scatafascio il Pdl
e un rimedio va subito trovato…
Pensa e ponza il campion di marachelle:
“Facciamo le primarie!”, ha sentenziato.
Scendono in campo i meglio del bigoncio.
Per primo quel Daniele Capezzone
come politico talmente sconcio
che ha molte chance di vincer la tenzone.
Concorre anche Daniela Santanchè,
colei che al Cavalier non la vuol dare:
a queste condizioni è chiaro che
per lei non ci sarà nulla da fare.
Il terzo concorrente è quel Cicchitto
della P2 da sempre tesserato,
il suo programma Licio Gelli ha scritto
e nei pronostici è ben piazzato.
Pur Marcello Dell’Utri è un concorrente
dotato di assai buone referenze:
dichiarato in appello delinquente,
lodò Mangano senza reticenze.
Concorre di Mubarak la nipote
che ha come sponsor Fede e Lele Mora:
utilizzando ciò che ha avuto in dote,
per il successo notte e dì lavora.
Si è candidato infin Baffo D’Alema.
“E’ un infiltrato!” gridan tutti in coro,
ma lo difende il boss: “Non c’è problema,
per me è più prezioso anche dell’oro!”
Son tutti candidati rilevanti,
ma per la successione del caimano
ancor non abbastanza lestofanti…
E fu così che vinse Provenzano.