Sappiamo che la battaglia per il Referendum e per un futuro migliore si può vincere solo uniti. Quando noi Pazzi ci siamo rinchiusi nel rifugio e nel bidone, l’abbiamo fatto nella convinzione che fosse il modo migliore per arrivare alla gente. Poi abbiamo deciso di uscire per far crescere ancora di più la protesta diffondendo a viva voce il nostro messaggio antinucleare.

Abbiamo fatto tutto questo perché la nostra motivazione è grande e perché sappiamo che avere ragione non basta per vincere le battaglie, bisogna lottare! Negli ultimi mesi questa è stata la dura realtà con cui ci siamo dovuti confrontare tutti, dentro e fuori dal rifugio.

Oggi abbiamo fatto un altro passo in avanti nella nostra protesta unendoci agli attivisti di Greenpeace in azione al Colosseo. Mentre loro aprivano uno striscione di 300 metri quadrati, anche noi abbiamo steso il nostro piccolo banner per dimostrare l’importanza dell’impegno di tutti, ognuno secondo le proprie possibilità. Nelle stesse ore anche a Firenze da Ponte Vecchio e a Venezia dal campanile di San Marco sventolava lo stesso messaggio: “ITALIA, FERMA IL NUCLEARE, VOTA SI”.

Non sono state le grandi organizzazioni e tanto meno i partiti politici i maggiori protagonisti della campagna in difesa del Referendum. Poche volte nella storia di questa nazione il governo è stato così colpevolmente assente dalla vita pubblica, una scelta dettata dalla paura del confronto con gli elettori, una scelta che pagheranno cara. Sono stati finora e continueranno ad essere i cittadini a fare la grande differenza. Domenica 12 e lunedì 13 giugno facciamola noi la storia, andando a votare e moltiplicare i Sì!

Roma, venerdì 10 giugno 2011

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