Tre grandi striscioni srotolati dalla sommità di tre dei più famosi monumenti italiani: il campanile di San Marco a Venezia, Ponte Vecchio a Firenze e il Colosseo a Roma. Sullo striscione un chiaro messaggio agli elettori, “Italia, ferma il nucleare. Vota Sì”. E’ il blitz messo in atto dagli attivisti di Greenpeace in vista del referendum sul nucleare. Un’azione che non è piaciuta a Enzo Raisi. Il deputato di Futuro e Libertà ha invocato l’intervento delle autorità per “sanzionare Greenpeace per aver violato la legge elettorale”.

Il blitz è partito stamani all’alba con l’apertura di uno striscione di 300 metri quadri sul Colosseo a Roma, è proseguito a Firenze alle 9 con un banner aperto da Ponte Vecchio e si è concluso alle 10 con gli attivisti che srotolano uno striscione dalla sommità del Campanile di San Marco a Venezia. “Abbiamo voluto lanciare il nostro ultimo messaggio prima del Referendum da tre luoghi simbolo che uniscono tutto il Paese. Con il voto di domenica e lunedì gli italiani possono scegliere di affermare unitamente la loro volonta’ di dimenticare il nucleare ed aprire una nuova era di energie pulite”, ha spiegato Salvatore Barbera, responsabile della campagna Nucleare di Greenpeace Italia.

“Abbiamo scelto luoghi di evidente bellezza e significato per ricordare che e’ proprio questa bellezza che vogliamo difendere da un futuro dove incidenti come quello di Cernobyl e Fukushima possono diventare il nostro incubo”. Negli ultimi mesi Greenpeace si è impegnata, insieme al Comitato Fermiamo il nucleare e a decine di organizzazioni di diversa estrazione, “per rimediare al black-out mediatico creato intorno al Referendum. Una campagna difficile, che per informare gli italiani è stata costretta a servirsi del passaparola e di migliaia di iniziative spontanee nate su tutto il territorio. Siamo sicuri che questo fine settimana gli italiani sapranno scegliere il proprio futuro, andando a votare numerosi e garantendo il quorum”.

”La protesta di Greenpeace che in piena campagna elettorale, in barba alle regole vigenti sulla propaganda, ha attaccato in tutta Italia, sui monumenti storici che fanno parte del nostro patrimonio artistico, striscioni a favore del Si al referendum per l’abrogazione della legge sul nucleare, dimostra come questo movimento che chiede il rispetto delle regole sia il primo a non rispettarle”: lo afferma Enzo Raisi, già Relatore della Legge sul nucleare e Responsabile Nazionale del Settore Promozione e Immagine del Fli.

“Spero che le autorità competenti applichino le sanzioni previste per coloro che violano la legge elettorale. Ho trovato peraltro stupefacente che la Rai intervistasse proprio uno dei massimi dirigenti di Greenpeace davanti allo striscione illegale posto sul Colosseo. Questo è solo un esempio di come gli antinuclearisti hanno condotto una campagna denigratoria di disinformazione e al di fuori delle regole civili di una campagna elettorale che dovrebbe innanzitutto informare correttamente i cittadini”.

“Questo grazie anche a un governo che, unico esempio al mondo, davanti alla sfida referendaria invece di difendere le proprie leggi invita tutti ad andare al mare. Per questo motivo, a maggior ragione di fronte al solito ambientalismo che sa dire solamente no con azioni spettacolari e ad un governo che scappa, andrò a votare e voterò No all’abrogazione sulla legge del rientro del nucleare in Italia che ritengo riattiverà la ricerca in questo settore e No all’abrogazione delle leggi che riguardano le modalità di erogazione e gestione del servizio idrico che rappresentano l’unico esempio di liberalizzazione che questo governo è riuscito a realizzare grazie anche al nostro contributo quando eravamo nella maggioranza”.

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