La Rete crea e invita a diffondere iniziative 'fai da te' per raccogliere adesioni dal basso. Obiettivo: raggiungere il 50 per cento più uno dei voti nella consultazione del 12 e 13 giugno. Centinaia le idee in campo: dai tradizionali volantini alle biciclettate, spille, abiti, persino un car sharing dedicato
Sul sito della Lettera Viola la categoria Battiquorum raccoglie decine di idee: spunti che nascono dal virtuale per sfociare in mobilitazioni sul territorio e convincere con strategie di guerrilla marketing ad andare ai seggi. La guida all’autoproduzione di una sacca Battiquorum, ad esempio, fornisce tutte le istruzioni per mettere a punto rapidamente una borsa pro referendum: basta comprare tessuto di cotone bianco, stampare il logo sul sito e munirsi di quattro pennarelli e un matitone. Costo totale? 5 o 6 euro. Da portare con sé “al supermercato, in spiaggia, in autobus, ovunque suscitando curiosità e pubblicizzando in modo originale e non impegnativo il referendum”.
I social media in particolare sono terreno fertile di partecipazione. Su Facebook 40mila persone hanno aderito all’evento “Porta almeno 5 amici a votare al referendum” e oltre 200mila si sono iscritti a “Votare al referendum entro mezzogiorno (leggi perché!)”. Il motivo? “In questo modo – si legge online-, alla prima rilevazione del ministero degli Interni risulteranno molti gli italiani che hanno votato, provocando negli altri la convinzione che il quorum è effettivamente a portata di mano”. Per contagiare gli amici sul social network è possibile incollare il badge del referendum: scegliete il logo che preferite cliccando su picbadges o sulla pagina facebook dedicata e verrà aggiunto sulla foto del profilo. Milano invece, che è chiamata a tornare alle urne per votare anche su 5 referendum consultivi voluti dai Radicali, fornisce tutte le informazioni sul sito Milano si muove. E ieri sera i promotori hanno organizzato “Si vola”, la biciclettata per i 9 quesiti che ha raccolto oltre 1.600 iscritti su Facebook.
Su YouTube sono oltre 2mila i video girati dagli utenti per ricordare l’appuntamento di domenica e lunedì. La maggior parte spiega per chi votar davanti a una webcam e fanno lo stesso sul canale IoVoto Caterina Guzzanti, Paolo Virzì e Elio Germano. E se l’ironia ha dimostrato di essere l’arma vincente, sulla scia de “Il favoloso mondo di Pisapie” sono stati girati i video di “The Jackal”, “Vote” della Sora Cesira (con la base di “Vogue” di Madonna) e “Votiamo tutti sì” di Massimo Merighi e Tony Troja (sulle note di “Sì, la vita è tutta un quiz”).
Grande successo anche per San Tommaso is back, l’iniziativa ideata dalla cantautrice romana Pilar che ha registrato oltre 200mila contatti alla pagina pubblica di Facebook, 5mila utenti attivi in due settimane e un promo caricato su Youtube con più di 16mila visualizzazioni in 24 ore. Il riferimento al santo che mise le dita nelle ferite di Cristo per credere non è casuale: infatti i negozi e gli esercizi commerciali che hanno aderito da Enna a New York assicurano promozioni a chi si presenta con la tessera elettorale timbrata. Dai prodotti biologici a Padova ai libri per bambini, fino a lezioni di surf e alle sedute psicologiche. Sconti per tutti quelli che hanno votato.
Chi preferisce invece un approccio più tradizionale può stampare i volantini (qui ad esempio) e distribuirli nel proprio quartiere. O mettere a disposizione la macchina, come stanno facendo in migliaia su Taxi Quorum, il car sharing per portare al seggio gli elettori che altrimenti non potrebbero votare. Basta mandare una mail a battiquorum2011@gmail.com specificando città e fasce orarie di disponibilità e gli organizzatori metteranno in contatto domanda e offerta. L’importante, insomma, è votare. E se farlo diventa social e creativo, tanto meglio.