L’entomologo Giorgio Celli, 76 anni, è morto oggi all’ospedale Sant’Orsola di Bologna. Era stato sottoposto a un intervento chirurgico il 10 maggio scorso e da allora le sue condizioni erano rimaste gravissime.
Docente universitario all’Istituto di Entomologia, a lungo conduttore televisivo di trasmissioni sugli animali, poi europarlamentare e consigliere comunale dei Verdi, Celli, era stato sottoposto a un intervento chirurgico per “alcuni by pass” e l’intervento era stato reso più delicato perché era “dializzato da tempo”, aveva precisato due giorni dopo il figlio Davide, anche lui ex consigliere comunale verde, con la voce rotta dal pianto, che aveva del resto anche oggi confermando la scomparsa del padre: “Non ho più lacrime per piangere. E’ sempre rimasto in terapia intensiva, ma voglio ricordarlo battagliero e forte, con la sua voglia di cambiare le cose. Vorrei che tutti, allievi, collaboratori e amici, lo ricordassero così”.
La camera mortuaria sarà allestita martedì 14 nell’Area Malpighi dell’ospedale (via Pizzardi, ore 7.30-13.30); subito dopo l’Università di Bologna ha organizzato una commemorazione alla cappella di Santa Maria dei Bulgari dell’Archiginnasio, ed è annunciata la presenza del rettore Ivano Dionigi. La salma sarà poi tumulata nel cimitero di Monzuno, sull’Appennino Bolognese, luogo particolarmente caro al figlio Davide, che gli è stato vicino, come sempre, anche negli ultimi difficili giorni.
”La scomparsa di Giorgio Celli, figura storica dell’ecologismo e dell’ambientalismo italiano, ci lascia tutti più poveri e ci riempie di dolore. Alla sua famiglia vanno i nostro pensieri e le nostre condoglianze e tutto il nostro affetto”. Lo dichiara il presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli dopo aver appreso della scomparsa di Giorgio Celli. “Giorgio e le sue battaglie per un paese ed un mondo migliore – conclude – resteranno sempre nel ricordo di tutti i Verdi e di tutti gli ecologisti”.
”Mi unisco con grande emozione aldolore dei familiari per la scomparsa dell’indimenticabile Giorgio, una personalità forte e autorevole del movimento ambientalista che ha onorato il Parlamento europeo e la città di Bologna. Da lui mi hanno diviso tante opinioni, ma non è mai mancata la stima e la considerazione”. Lo dice il leader dell’ Udc Pier Ferdinando Casini.