9 giugno 2011. Dopo il Consiglio dei ministri, conferenza stampa del presidente del Consiglio, seduto fra Alfano e Maroni. Con le solite sparate: sulle riduzione delle tasse, la riforma della Giustizia, la coesione della maggioranza, l’affermazione di essere lo statista migliore del mondo nonché di intelligenza superiore.
E col rammarico che, per la scarsa comunicazione sui successi dei suoi governi, gli italiani non gli abbiano ancora edificato il monumento che meriterebbe.
Il Canova della Brianza
Dopo il Consiglio, conferenza stampa
nella qual si autoelogia Berlusconi,
colui che di vergogna non avvampa
raccontando fandonie ed invenzioni.
Parla Cesare, l’Unto, Giustiniano,
Napoleon, De Gasperi, Gesù,
il Padreterno fra Maroni e Alfano,
illustrando le sue grandi virtù:
“Fra i gran capi mondial sono il più esperto,
con un passato pieno di successi,
d’intelligenza tal, lo do per certo,
che al mio confronto tutti sono fessi.
Fui studente abbonato ai trenta e lode,
sono il tycoon miglior di tutto il mondo,
mi dicon flaccidon, ma ho chiappe sode,
nel mentire a nessun sono secondo.
Sarem più attenti nel comunicare
quello che fa e farà un premier portento,
in modo mi si possa edificare,
come sarebbe giusto, un monumento”.
Per non passar per dei bastardi ingrati
una cosa al premier dobbiamo dirla:
“Di monumenti non ne abbiamo alzati
poiché tu ci hai pensato, caro pirla.
A Napoli la statua alla monnezza,
a L’Aquila la statua alla maceria,
ad Arcore la statua alla sconcezza
e dovunque la statua alla miseria.
Al governo la statua alla bugia,
in tribunal la statua allo stalliere,
nei tuoi giornal la statua della spia.
Sei meglio del Canova, Cavaliere!”