I legali dell'ex patron della Parmalat avevano motivato la richiesta per motivi di salute. Il giudice rigetta l'istanza: resterà detenuto in una cella singola nella sezione minorati fisici, monitorato giorno e notte, ma non può scontare la pena a casa
L’ex numero uno di Parmalat, 72 anni e qualche problema cardiaco, resta dunque in cella. Per lui dal 5 maggio, giorno dell’ingresso in carcere, è previsto un regime detentivo attenuato, in una cella singola della sezione cosiddetta dei “minorati fisici”, sotto monitoraggio costante delle condizioni di salute.
L’articolata ordinanza di rigetto della scarcerazione per Tanzi è firmata dal presidente del tribunale di Sorveglianza di Bologna, Francesco Maisto e dal giudice Nadia Buttelli. La scorsa settimana il tribunale si era riunito per decidere sui ricorsi presentati dai legali di Tanzi e dopo una lunga requisitoria del pg Dardani si era riservato la decisione per la settimana in corso.