Il conduttore scrive a Repubblica: "Da oltre sei mesi aspetto una decisione del servizio pubblico. Non sono più disponibile a ripetere l'esperienza di 'Vieni via con me' in questo contesto. Se altrove troverò le condizioni necessarie, l'entusiasmo e la condivisione del progetto, il pubblico potrà ritrovare presto me e Saviano di nuovo insieme"
“Ho deciso – scrive Fazio – di non correre più un simile rischio professionale” e “che non sono più disponibile a ripetere l’esperienza di ‘Vieni via con me’ in questa Rai. Se altrove troverò le condizioni necessarie, l’entusiasmo e la condivisione del progetto, il pubblico potrà ritrovare presto me e Saviano di nuovo insieme”.
Fazio lamenta di avere ricevuto da tempo la riproposta da parte di Ruffini per ‘Che tempo che fa’ e ‘Vieni via con me’, ma “da sei mesi aspetto una decisione”. “Nel mio caso – chiarisce – l’accordo economico è stato immediatamente trovato, ma quello su cui accordo non può esserci è la rinuncia a garanzie minime e indispensabili”. Garanzie (come quelle di potersi avvalere della collaborazione di Massimo Gramellini e “dell’irrinunciabile” Luciana Littizzetto) che al momento non sono ancora arrivate.
Intanto circola ogni tipo di indiscrezione sui giornali e si sentono “definizioni di Rai Tre e di chi ci lavora offensive e inaccettabili”. Per questo Fazio riferisce di aver scritto al direttore generale, Lorenza Lei, per il momento senza avere risposta, chiedendo “che senso ha? Come si può lavorare in questa maniera? Quale colpa ci viene imputata?”. “Ho letto che Milena Gabanelli nemmeno è stata ricevuta, che a Floris è stato consigliato di dedicarsi a qualcosa di nuovo. Santoro è stato lasciato andare via con un evidente e inaudito sospiro di sollievo”.
“Non so come andrà a finire – conclude Fabio Fazio – ma voglio ancora poter credere che ce la si possa fare e che il pubblico di Rai Tre ci trovi puntuali in onda all’inizio dell’autunno”.