La notte tra il 27 e il 28 maggio 2010, quando Ruby fu arrestata, ci fu “un attacco militare” alla Questura di Milano. Usa un’immagine forte il pm Ilda Boccassini per replicare alle 16 eccezioni preliminari poste nelle scorse udienze dalla difesa di Silvio Berlusconi al processo Ruby, in cui il capo del governo è imputato per concussione e prostituzione minorile. Perché un “attacco militare”? Perché quando Ruby, secondo l’accusa, venne rilasciata in seguito alle telefonate di Silvio Berlusconi, in Questura si verificò “ un accerchiamento militare”, visto che una dopo l’altra negli uffici di via Fatebenefratelli si presentarono prima la consigliera regionale Nicole Minetti,poi la brasiliana Michelle Conceicao.
Inoltre, la rappresentante della pubblica accusa ha risposto alle considerazioni svolte da Piero Longo e Niccolò Ghedini su una presunta violazione dei diritti della difesa. “Come si fa a sostenere – ha domandato Boccassini, rivolgendosi ai giudici – che sono stati violati i diritti della difesa quando la difesa, ancor prima dell’invito a comparire a Berlusconi, sapeva più della Procura?”. A dimostrazione di ciò, il pm cita la circostanza che i legali del premier raccolsero, durante le indagini difensive, i verbali di alcune delle invitate ad Arcore già a ottobre, quando l’invito a comparire fu spedito al capo del Governo solo a gennaio.
Ilda Boccassini si dice sicura che il processo a carico del premier sul caso Ruby debba restare a Milano. E’ quindi da rigettare l’eccezione di competenza funzionale sollevata da Longo e Ghedini, che chiedono il ‘trasferimento’ del processo al Tribunale dei ministri, affermando che “è stato commesso un reato comune (quello di concussione, ndr) con abuso della qualità dell’incarico rivestito” da Silvio Berlusconi. Nessun reato ministeriale, quindi, sostiene il magistrato, che a supporto delle sue tesi ha presentato ai giudici anche alcune sentenze della Cassazione.
Il processo è stato aggiornato al 18 luglio. In quella data, i giudici della quarta sezione penale, presieduti da Giulia Turri, scioglieranno la riserva sulle 16 eccezioni preliminari avanzate dalla difesa del premier, alle quali ha replicato oggi, punto per punto, il pm Ilda Boccassini. Prima del termine dell’udienza il nuovo legale di Ruby, Egidio Verzini, ha annunciato una conferenza stampa nel suo studio entro la fine del mese: “Per ora non posso dire altro”, ha detto Verzini.
Giustizia & Impunità
Caso Ruby, Boccassini: “Quella notte in questura ci fu un accerchiamento militare”
Tra il 27 e il 28 maggio 2010, quando Karima fu arrestata, ci fu "un attacco militare" in via Fatebenefratelli perché una dopo l'altra arrivarono prima la consigliera regionale Nicole Minetti, poi la prostituta brasiliana Michelle Conceicao. Così il pm ha replicato alle 16 eccezioni preliminari poste dalla difesa di Silvio Berlusconi, affermando inoltre che il processo deve rimanere a Milano e che i diritti della difesa sono stati più che tutelati
Inoltre, la rappresentante della pubblica accusa ha risposto alle considerazioni svolte da Piero Longo e Niccolò Ghedini su una presunta violazione dei diritti della difesa. “Come si fa a sostenere – ha domandato Boccassini, rivolgendosi ai giudici – che sono stati violati i diritti della difesa quando la difesa, ancor prima dell’invito a comparire a Berlusconi, sapeva più della Procura?”. A dimostrazione di ciò, il pm cita la circostanza che i legali del premier raccolsero, durante le indagini difensive, i verbali di alcune delle invitate ad Arcore già a ottobre, quando l’invito a comparire fu spedito al capo del Governo solo a gennaio.
Ilda Boccassini si dice sicura che il processo a carico del premier sul caso Ruby debba restare a Milano. E’ quindi da rigettare l’eccezione di competenza funzionale sollevata da Longo e Ghedini, che chiedono il ‘trasferimento’ del processo al Tribunale dei ministri, affermando che “è stato commesso un reato comune (quello di concussione, ndr) con abuso della qualità dell’incarico rivestito” da Silvio Berlusconi. Nessun reato ministeriale, quindi, sostiene il magistrato, che a supporto delle sue tesi ha presentato ai giudici anche alcune sentenze della Cassazione.
Il processo è stato aggiornato al 18 luglio. In quella data, i giudici della quarta sezione penale, presieduti da Giulia Turri, scioglieranno la riserva sulle 16 eccezioni preliminari avanzate dalla difesa del premier, alle quali ha replicato oggi, punto per punto, il pm Ilda Boccassini. Prima del termine dell’udienza il nuovo legale di Ruby, Egidio Verzini, ha annunciato una conferenza stampa nel suo studio entro la fine del mese: “Per ora non posso dire altro”, ha detto Verzini.
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Roma, 2 mar (Adnkronos) - L'incontro tra Trump e Zelensky alla Casa Bianca è stata "una cosa abietta, un'imboscata a un uomo che può piacere o no ma guida un popolo che combatte da tre anni. E' inammissibile che il governo italiano abbia taciuto. Chi come me va ogni anno in Ucraina e vede il coraggio, le difficoltà dell'Ucraina sa che esiste il bene e il male, l'aggredito e l'aggressore. Questa piazza lo sa". Lo ha detto Carlo Calenda a margine della manifestazione per l'Ucraina.
Roma, 2 mar (Adnkronos) - Il M5s è assente? "Non voglio fare polemiche, la piazza è aperta a tutti coloro che sanno come sta la storia, che non si inventa con il racconto odioso che va in tutte le Tv italiane. Non ce la facciamo più a sentire menzogne a reti unificate e senza contraddittorio, un flusso 24 ore su 24 di chi va dicendo che si risolveva tutto chiamando Putin e dicendo fermati". Lo ha detto Carlo Calenda a margine della manifestazione per l'Ucraina.
Roma, 2 mar (Adnkronos) - Sull'Ucraina "la destra è compatta? Con quello che beve vodka e dice ci vediamo a Mosca è compatta". Lo ha detto Carlo Calenda a margine della manifestazione per l'Ucraina.
Roma, 2 mar (Adnkronos) - Sull'Ucraina, i leader europei "avranno una delusione, Trump non sarà della partita. Possono continuare a provarci ma non è quello che vuole fare Trump, che vuole fare soldi con la Russia, vuole estrarre risorse, non ha una strategia che non sia predatoria. Dobbiamo prenderne atto e reagire sapendo che gli europei sono soli e sono l'ultima trincea della democrazia liberale, insieme ai canadesi, cui fare riferimento". Lo ha detto Carlo Calenda a margine della manifestazione per l'Ucraina.
Roma, 2 mar (Adnkronos) - "Siamo qui per dire che gli ucraini non sono soli e perchè ci siamo stancati di vedere l'Europa divisa che parla lingue diverse, che va in pellegrinaggio da Trump a compiacerlo, blandirlo". Lo ha detto Carlo Calenda a margine della manifestazione per l'Ucraina.
"Pensiamo che è tempo che gli Stati europei rispondano insieme con durezza, che alle minacce di dazi si risponda dicendo metteremo una tassa sul fatturato delle grandi imprese tecnologiche e che alla minaccia di non essere più coinvolti nella Nato si risponda investendo in una difesa europea che già oggi è molto significativa, che si preservi la libertà con la forza morale e una cultura militare e economica che possiamo avere se siamo tutti insieme", ha detto il leader di Azione.
Roma, 2 mar (Adnkronos) - "Da questa piazza arriva una richiesta al governo di essere netto. Siamo europei e non siamo con un piede da un lato e un piede dall'altro, è una vecchia malattia italica. Siamo europei e con gli altri leader europei sosteniamo l'Ucraina perchè gli ucraini stanno combattendo per noi per tenere la Russia lontano da noi". Lo ha detto Carlo Calenda a margine della manifestazione a Roma per l'Ucraina.
Bologna, 2 mar. (Adnkronos) - Il Bologna vince in rimonta 2-1 sul Cagliari, nella gara valida per la 27esima giornata di Serie A, grazie alla doppietta di Orsolini che risponde a Piccoli, e si porta al 47 punti inseguendo un piazzamento europeo. I sardi restano invece a 25 punti.
La formazione sarda parte bene e al 22' passa in vantaggio: ripartenza dei sardi con Augello che serve Piccoli per il colpo di testa da distanza ravvicinata per l'1-0. Il Bologna cerca di reagire ma nella prima frazione non trova l'occasione giusta. Il pari però arriva ad inizio ripresa, al 48' Orsolini trova l'1-1 realizzando il calcio di rigore che spiazza Caprile. Penalty fischiato per un fallo di Felici su Cambiaghi da poco entrato.
I rossoblu continuano a spingere e al 54' ci prova Castro ma Caprile devia in corner. Un minuto dopo su un corner a rientrare di Lykogiannis e deviazione ravvicinata involontaria di Zappa c'è il grandissimo intervento di Caprile che con un riflesso alza ancora in calcio d'angolo. Al 56' però il Bologna passa di nuovo: Castro allarga per Cambiaghi che fa partire un cross basso che attraversa tutta l'area di rigore e trova ancora Orsolini che batte ancora Caprile per il 2-1. Il Cagliari prova a reagire ma la squadra di Italiano controlla la gara e affonda al 76': va a segno con Lucumì ma l'arbitro Zufferli annulla il gol per fuorigioco del difensore colombiano.