No, questa non è una normale intervista sulla precarietà a un ministro del governo Berlusconi. E’ un corpo a corpo. E visto che il contendente è Renato Brunetta, nessuno potrebbe dire di esserne uscito completamente incolume, men che meno io. Le regole di ingaggio erano fissate. Ti chiama il ministro e ti dice: “Mi avete massacrato sul Fatto”. Chiedi: “Vi riferite al sito o la giornale?”. Sorriso: “Su tutti e due”. (Leggi l’articolo di Luca Telese)
Videogallery
Brunetta al Fatto.it: “Non chiedo scusa, era un agguato”
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione