Il nuovo ministro delle Finanze greco

Non c’è più tempo da perdere per la Grecia: Francia e Germania chiedono una soluzione rapida. Nel giorno in cui il premier, George Papandreu, gioca la sua ultima carta, e nell’ambito dell’annunciato rimpasto di governo, nomina come nuovo ministro delle Finanze, l’attuale responsabile della Difesa, Evangelos Venizelos, l’asse Parigi-Berlino preme per un accordo in tempi brevi sul pacchetto di aiuti ad Atene.

La crisi greca è stata al centro dei colloqui, a Berlino, oggi tra il presidente francese, Nicolas Sarkozy, e il cancelliere tedesco, Angela Merkel. La Germania spinge per il coinvolgimento del settore privato da decidere in coordinamento con la Bce. “L’iniziativa di Vienna – ha detto Merkel – è un buon fondamento per trovare un accordo sugli aiuti”. “Dobbiamo andare avanti su questa strada – ha aggiunto – e penso che abbia senso coinvolgere il settore privato”.

Per Sarkozy, “non c’è tempo da perdere” e non si può attendere oltre il mese di luglio. L’inquilino dell’Eliseo ha anche detto che un secondo programma di salvataggio per la Grecia avrebbe bisogno del sostegno della Bce.

Intanto ha prestato giuramento nelle mani del presidente della Repubblica, Karolos Papoulias, il nuovo governo greco formato dal premier Papandreu. Nell’organigramma spicca appunto l’assegnazione del cruciale portafoglio delle Finanze a Venizelos, che ha preso il posto di George Papaconstantinou, ‘declassato’ all’Ambiente. E’ stato uno tra i principali autori del draconiano piano di riforme che ha scatenato tumulti di massa nonché una vera e propria rivolta nel suo stesso Pasok, il partito socialista di maggioranza relativa, malgrado le misure da lui adottate fossero indispensabili per evitare la bancarotta nazionale. Cambia anche il ministro degli Esteri: si tratta di Stavros Lambrinidis, ex capogruppo al Parlamento Europeo. Defenestrati completamente due ministri che, insieme a Papaconstantinou, contribuirono largamente al varo delle durissime riforme imposte da Unione europea e Fondo monetario internazionale: Tina Birbili, che lascia Ambiente ed energia, nonché Dimitris Droutsas, costretto a cedere appunto gli Affari esteri.

Il voto di fiducia in Parlamento è previsto per la serata di martedì. Il giorno prima invece Papandreu incontrerà il presidente della commissione europea, Jose Barroso, e il presidente dell’Eurogruppo, Jean Claude Juncker.

Ora gli occhi sono tutto puntati su Venizelos: la prima, vera, “prova del fuoco” l’avrà domenica prossima, quando l’Eurogruppo si riunirà in via straordinaria proprio per decidere sulla tranche di aiuti ad Atene. Affermato esperto costituzionalista, a lui spetta ora il compito di salvare dall’abisso del default economico. Questo giurista di 54 anni, entrato in politica nel 1993, ha alle spalle numerose esperienze di gabinetto: è stato portavoce, guardasigilli e ministro dello Sviluppo. Fino a oggi era titolare della Difesa.

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