Concita de Gregorio lascia la direzione de ‘L’Unità’. A partire dal primo luglio. Una decisione “condivisa, assunta in autonomia e nel pieno rispetto reciproco riconoscendo l’importante lavoro svolto e i risultati raggiunti”, si annuncia in una nota congiunta del direttore, ormai quasi ex, e dell’editore del quotidiano Renato Soru. Per il momento nessuna indicazione su chi la sostituirà. La de Gregorio era a capo del giornale da tre anni, “l’impegno inizialmente preso” per “dare stabilità” alla testata. Un ciclo definito da entrambi “positivo” ma che direttore ed editore pensano sia il momento di chiudere. “Il direttore continuerà ad esercitare il suo impegno professionale in altre forme”, sta scritto nella nota, smentendo quindi, per il momento, le voci che la volevano di ritorno a ‘La Repubblica’. L’editore, dal suo lato, si impegna “a fare in modo che il giornale resti luogo aperto alla discussione allargata all’intero centrosinistra – si legge – e alle diverse forze vitali che vogliono assumersi l’impegno della ricostruzione del Paese dopo la troppo lunga stagione del berlusconismo“.
Un periodo che non ha risparmiato fatiche anche al giornale, scrivono de Gregorio e Soru, “tra difficoltà economiche e continui attacchi”. Ma di cui i due possono ritenersi soddisfatti perché, spiegano, ha mantenuto l’impegno tradizionale di dare “voce – molto spesso anticipandole – alle principali istanze della società”, “ha mobilitato sui temi cruciali migliaia di persone”, “attraverso la crescita del sito internet ha aperto un dialogo fitto e continuo con i lettori”. Uno scopo primario, che ha contribuito “a sollecitare la nuova volontà di partecipazione dei cittadini alla vita del Paese”. Il tutto, lasciando un giornale “in equilibrio economico nonostante le difficoltà del mercato”, sottolineano.
E in equilibrio anche con la forza politica di riferimento, il Pd, si rivendica nella nota. Un compito da sempre difficile per la testa, che dal 1924 al 1991 è stata organo ufficiale del Partito comunista italiano. “Abbiamo lavorato in questi anni in sintonia e in piena libertà, in autonomia dal Partito Democratico – concludono Soru e de Gregorio – che in alcune occasioni non ci ha fatto mancare le sue critiche, ma non ha neppure mai preteso di imporre una linea”. Apprezzamento e gratitudine per il lavoro della giornalista è stato espresso in una nota dal portavoce dell’Italia dei Valori, Leoluca Orlando. “Per aver fatto de ‘L’Unità’ un riferimento culturale e politico – scrive – in alternativa all’imbarbarimento etico e culturale del berlusconismo e della mortificazione delle donne”.