Sarah Varetto è il nuovo direttore di Sky tg24. Subentra a Emilio Carelli che ha fondato e guidato la redazione per 8 anni. Varetto, torinese, 39 anni è sposata e ha 2 figli. E’ giornalista professionista da oltre 11 anni. Ha iniziato la propria carriera nel 1992 come redattrice e conduttrice presso l’emittente regionale Grp (Giornale Radiotelevisivo Piemonte) lavorando in vari programmi di informazione. Dal 1998 al 2000 ha lavorato a Rai3, nella preparazione e conduzione di “Italia Maastricht”, con collegamenti esterni in diretta, redazione e realizzazione di servizi, inchieste e schede filmate.
Da febbraio 2000 a gennaio 2007 è stata direttore della testata Miaeconomia.com, che comprendeva il sito www.miaeconomia.it, il programma televisivo e progetti di comunicazione in campo economico finanziario per aziende e istituzioni. Da dicembre 2002 a maggio 2003, su Rai2, è stata autrice e co-conduttore con Alan Friedman del programma di economia I nostri soldi, in onda tutti i venerdi’ alle 18.30. Sempre nel 2002-2003 l’esperienza di autrice e conduttrice del magazine di informazione economica quotidiana Miaeconomia, in onda tutte le mattine su La7. Nell’agosto 2003 si unisce al team di Sky tg24, dove fino al gennaio 2007 lavora come responsabile dell’area dei programmi di approfondimento, oltre che autrice e conduttrice di “Miaeconomia”, trasmissione quotidiana in onda su Sky tg24. Nel febbraio 2007 diviene caporedattore di Sky tg24, responsabile della redazione economica, autrice e conduttrice di Skytg24 Economia, programma quotidiano in onda alle 18.35 in diretta dal lunedì al venerdì, cui aggiunge dal dicembre 2009 la responsabilità e la conduzione dell’edizione quotidiana del telegiornale di Sky delle 17.
“Ho accettato questo nuovo incarico con entusiasmo e un po’ di emozione”, ha commentato la Varetto che firmerà la testata dal 4 luglio. “Un ringraziamento va soprattutto all’editore, Tom Mockridge, che ha deciso di accordarmi la sua fiducia e di puntare su una risorsa del canale. Ringrazio anche Emilio Carelli che – ha continuato – in questi 8 anni, con l’editore, ha contribuito a fare di Sky tg24 un punto di riferimento nel panorama dell’informazione italiana. Avverto la necessita’ e la responsabilita’ di confermare e rafforzare questi risultati che sono il frutto del lavoro e dell’impegno di tutta la redazione: colleghi che conosco e apprezzo da molti anni”.
Emilio Carelli tornerà in video alla conduzione di un talk show quotidiano, serale, di approfondimento politico, che rappresenterà lo spazio di maggiore prestigio all’interno del canale all news di Sky. “A Emilio Carelli va il ringraziamento più caloroso per lo straordinario lavoro svolto”, ha dichiarato Tom Mockridge, amministratore delegato di Sky Italia. “Se Sky Tg24 è ormai unanimemente considerato il piu’ indipendente, completo, tempestivo e autorevole mezzo di informazione televisiva in Italia, il merito è del lavoro eccellente fatto da Emilio con la sua squadra di giornalisti, operatori, tecnici. I tempi sono maturi per un ritorno in onda di Emilio Carelli con una striscia quotidiana serale di approfondimento, su cui è già al lavoro. Ciò richiederà a Emilio di concentrarsi su questo suo nuovo ruolo, lasciando pertanto la guida di Sky Tg24. Una donna alla guida di un telegiornale non dovrebbe essere una novita’ e non dovrebbe fare notizia, ma so che alcune persone possono ancora restarne sorpresi, sono certo piacevolmente. Sono infatti lieto che il nostro Tg possa d’ora in poi avvalersi sia della competenza maturata da Sarah in molti anni di esperienza televisiva e giornalistica sia della sua sensibilità e sono certo che Sarah saprà proseguire con successo il lavoro intrapreso da Emilio in questi anni”.
“Ringrazio l’editore – ha invece affermato Carelli – per avermi offerto l’occasione unica per un giornalista di fondare un nuovo telegiornale e di portarlo al successo, ma soprattutto ringrazio tutta la squadra di Sky Tg24 formata da giovani, giornalisti, tecnici e produttori. A tutti loro e al loro impegno va il merito vero di aver portato il nostro Tg al successo. Nella nuova impresa, che non sarà facile, metterò lo stesso entusiasmo e la stessa energia profusi 8 anni fa nel lancio di questo Tg. A Sarah Varetto l’augurio affettuoso di buon lavoro”.
Media & Regime
Sky, Carelli lascia la direzione del tg
a Sarah Varetto
Sarah Varetto è il nuovo direttore di Sky tg24. Subentra a Emilio Carelli che ha fondato e guidato la redazione per 8 anni. Varetto, torinese, 39 anni è sposata e ha 2 figli. E’ giornalista professionista da oltre 11 anni. Ha iniziato la propria carriera nel 1992 come redattrice e conduttrice presso l’emittente regionale Grp (Giornale Radiotelevisivo Piemonte) lavorando in vari programmi di informazione. Dal 1998 al 2000 ha lavorato a Rai3, nella preparazione e conduzione di “Italia Maastricht”, con collegamenti esterni in diretta, redazione e realizzazione di servizi, inchieste e schede filmate.
Da febbraio 2000 a gennaio 2007 è stata direttore della testata Miaeconomia.com, che comprendeva il sito www.miaeconomia.it, il programma televisivo e progetti di comunicazione in campo economico finanziario per aziende e istituzioni. Da dicembre 2002 a maggio 2003, su Rai2, è stata autrice e co-conduttore con Alan Friedman del programma di economia I nostri soldi, in onda tutti i venerdi’ alle 18.30. Sempre nel 2002-2003 l’esperienza di autrice e conduttrice del magazine di informazione economica quotidiana Miaeconomia, in onda tutte le mattine su La7. Nell’agosto 2003 si unisce al team di Sky tg24, dove fino al gennaio 2007 lavora come responsabile dell’area dei programmi di approfondimento, oltre che autrice e conduttrice di “Miaeconomia”, trasmissione quotidiana in onda su Sky tg24. Nel febbraio 2007 diviene caporedattore di Sky tg24, responsabile della redazione economica, autrice e conduttrice di Skytg24 Economia, programma quotidiano in onda alle 18.35 in diretta dal lunedì al venerdì, cui aggiunge dal dicembre 2009 la responsabilità e la conduzione dell’edizione quotidiana del telegiornale di Sky delle 17.
“Ho accettato questo nuovo incarico con entusiasmo e un po’ di emozione”, ha commentato la Varetto che firmerà la testata dal 4 luglio. “Un ringraziamento va soprattutto all’editore, Tom Mockridge, che ha deciso di accordarmi la sua fiducia e di puntare su una risorsa del canale. Ringrazio anche Emilio Carelli che – ha continuato – in questi 8 anni, con l’editore, ha contribuito a fare di Sky tg24 un punto di riferimento nel panorama dell’informazione italiana. Avverto la necessita’ e la responsabilita’ di confermare e rafforzare questi risultati che sono il frutto del lavoro e dell’impegno di tutta la redazione: colleghi che conosco e apprezzo da molti anni”.
Emilio Carelli tornerà in video alla conduzione di un talk show quotidiano, serale, di approfondimento politico, che rappresenterà lo spazio di maggiore prestigio all’interno del canale all news di Sky. “A Emilio Carelli va il ringraziamento più caloroso per lo straordinario lavoro svolto”, ha dichiarato Tom Mockridge, amministratore delegato di Sky Italia. “Se Sky Tg24 è ormai unanimemente considerato il piu’ indipendente, completo, tempestivo e autorevole mezzo di informazione televisiva in Italia, il merito è del lavoro eccellente fatto da Emilio con la sua squadra di giornalisti, operatori, tecnici. I tempi sono maturi per un ritorno in onda di Emilio Carelli con una striscia quotidiana serale di approfondimento, su cui è già al lavoro. Ciò richiederà a Emilio di concentrarsi su questo suo nuovo ruolo, lasciando pertanto la guida di Sky Tg24. Una donna alla guida di un telegiornale non dovrebbe essere una novita’ e non dovrebbe fare notizia, ma so che alcune persone possono ancora restarne sorpresi, sono certo piacevolmente. Sono infatti lieto che il nostro Tg possa d’ora in poi avvalersi sia della competenza maturata da Sarah in molti anni di esperienza televisiva e giornalistica sia della sua sensibilità e sono certo che Sarah saprà proseguire con successo il lavoro intrapreso da Emilio in questi anni”.
“Ringrazio l’editore – ha invece affermato Carelli – per avermi offerto l’occasione unica per un giornalista di fondare un nuovo telegiornale e di portarlo al successo, ma soprattutto ringrazio tutta la squadra di Sky Tg24 formata da giovani, giornalisti, tecnici e produttori. A tutti loro e al loro impegno va il merito vero di aver portato il nostro Tg al successo. Nella nuova impresa, che non sarà facile, metterò lo stesso entusiasmo e la stessa energia profusi 8 anni fa nel lancio di questo Tg. A Sarah Varetto l’augurio affettuoso di buon lavoro”.
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Da Il Fatto Quotidiano in Edicola
L’Europa dichiara guerra alla pace: sì riarmo, no negoziati sull’Ucraina. Varoufakis al Fatto: “Un esercito dell’Ue non farebbe deterrenza”
Roma, 12 mar. (Adnkronos) - Aspettare, ponderare. Giorgia Meloni non avrebbe ancora deciso se partecipare o meno alla video-call dei 'volenterosi', convocata per sabato dal Regno Unito. Il primo ministro britannico Keir Starmer ha chiamato di nuovo a raccolta i leader di quei Paesi pronti a fornire il loro supporto per assicurare la pace in Ucraina, dopo un possibile accordo di tregua con la Russia. Ma la partecipazione dell'Italia all'incontro da remoto, si apprende da fonti di governo, non è ancora confermata e la presidente del Consiglio starebbe riflettendo sul da farsi.
Il problema di fondo, viene spiegato, è essenzialmente uno: il governo italiano è fortemente contrario all'invio di truppe al fronte in Ucraina; dunque, se la riunione di Londra rientra nell'ambito di un invio di uomini, "noi non partecipiamo", il refrain che arriva da Palazzo Chigi. Diverso è invece il discorso per quanto riguarda la riunione dei Capi di Stato maggiore europei svoltasi martedì a Parigi con il presidente francese Emmanuel Macron: "In quel caso non eravamo parte del gruppo dei cosiddetti 'volenterosi', siamo andati lì come osservatori". Le diplomazie restano comunque in contatto.
Meloni è al lavoro sul discorso che dovrà pronunciare alle Camere la prossima settimana prima del Consiglio europeo del 20-21 marzo: un passaggio impegnativo, sul quale i partiti della maggioranza sono chiamati a compattarsi dopo aver votato in maniera difforme a Strasburgo. Gli europarlamentari di Fratelli d'Italia hanno dato il loro sì alla risoluzione sul Libro bianco sulla difesa, che sollecita i 27 Paesi dell'Ue ad agire con urgenza per garantire la sicurezza del Continente, accogliendo le conclusioni del Consiglio europeo sul riarmo.
Tuttavia, la delegazione di Fdi si è astenuta sulla risoluzione riguardante l'Ucraina dopo aver richiesto, senza successo, un rinvio del voto. Secondo Nicola Procaccini, co-presidente del gruppo Ecr, il testo non avrebbe tenuto conto dell'accordo raggiunto a Gedda tra Stati Uniti e Ucraina per un possibile cessate il fuoco, rischiando così di "scatenare l'odio verso Donald Trump e gli Usa, anziché aiutare l'Ucraina".
Il nostro "non è stato un doppio voto", dice all'Adnkronos un membro dell'esecutivo in quota Fratelli d'Italia: "La posizione è chiara: se approvi un testo troppo anti-Usa, come fai poi a farti mediatore con gli Usa?". Sulla stessa risoluzione per l'Ucraina, la Lega ha votato contro mentre Forza Italia si è espressa a favore.
Anche da Palazzo Chigi sottolineano come il testo della risoluzione sull'Ucraina fosse troppo sbilanciato 'contro' gli Stati Uniti: Fratelli d'Italia a Strasburgo - il ragionamento che trapela dai piani alti del governo - ha sempre votato a favore della libertà e della sicurezza dell'Ucraina, ma questa volta il testo della risoluzione "era molto più 'accusatorio' verso l'amministrazione Usa" rispetto ad altre volte. Fratelli d'Italia non avrebbe mai votato contro quella risoluzione: "Ma non potevamo nemmeno votare a favore tout court", spiegano.
Sull'astensione, come confermato poi da Procaccini, ha inciso la notizia arrivata dall'Arabia Saudita ieri sera sulla proposta di un cessate il fuoco di 30 giorni in Ucraina e la ripresa dell'assistenza americana a Kiev: "Non ci stiamo smarcando da nulla, quello di Fratelli d'Italia non era un voto contro l'Ucraina", il concetto che viene ribadito. Il voto a macchia di leopardo del centrodestra, ad ogni modo, non impensierisce Palazzo Chigi: in questo momento - si sottolinea - c'è un problema internazionale ben più ampio e la maggioranza di governo ha dimostrato che nei momenti importanti "è sempre uscita unita e compatta".
Almeno per ora, non sembrerebbe all'orizzonte un vertice con Meloni e gli altri leader della maggioranza, Antonio Tajani e Matteo Salvini (anche se i tre ogni settimana si incontrano per fare il punto della situazione su tutti i dossier). Sempre da palazzo Chigi viene evidenziata la "piena sintonia" tra Meloni e il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, che rispondendo alla Camera all'interrogazione del Movimento 5 Stelle sul piano di riarmo approvato oggi dall'Unione europea ha ribadito che i finanziamenti per la difesa non andranno a discapito di sanità e servizi pubblici, rimarcando il suo no a spese per il riarmo che rialzino in modo oneroso il debito pubblico con rischi anche per la stabilità della zona euro. (di Antonio Atte)
Roma, 13 mar. (Adnkronos) - Il governo è "determinato" a contrastare l'evasione fiscale e allo stesso tempo alleggerire la pressione sui contribuenti onesti. Per il taglio delle tasse al ceto medio bisognerà aspettare gli esiti a fine marzo della verifica della commissione tecnica sullo stock dei debiti fiscali da 1.275 miliardi di euro. Il nuovo corso del governo per le verifiche ex ante, intanto, sta portando i primi frutti con un calo del 19% dei contenziosi nei primi due mesi dell'anno. Nel suo intervento alla cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario tributario 2025 alla Camera il viceministro al Mef Maurizio Leo si è soffermato su punti fermi e benefici attesi dalla riforma fiscale.
"Il tema dell'evasione fiscale è sotto gli occhi di tutti, abbiamo un tax gap che oscilla tra 80 e 100 miliardi e dobbiamo assolutamente contrastarlo, come pure la pressione fiscale su cui il governo si è mosso con determinazione, riducendo aliquote da 4 a 3 e rendendo strutturale questa misura cui si aggiunge il taglio del cuneo", ha sottolineato Leo. Accanto a questi due pilastri della lotta all'evasione e della riduzione della pressione fiscale, anche quello della semplificazione e della certezza del diritto, pilastro fondamentale quest'ultimo per "contrastare fenomeni illeciti, ma al tempo stesso attrarre capitali da estero", ha aggiunto.
Il tutto rafforzando 'l'arsenale' ex ante per indirizzare su un percorso di collaborazione i rapporti tra Stato e contribuente. In questa cornice il concordato preventivo biennale e della cooperative compliance stanno portando i primi frutti: nei primi due mesi del 2025 rispetto ai primi due mesi del 2024 c'è stata "una contrazione del contenzioso tributario" con un calo "del 19% dei nuovi giudizio incardinati", ha detto Leo, rilevando che "in alcune corti del Sud il calo si attesta addirittura al 50%".
Si attende per fine mese l'esito della requisitoria tecnica sullo stock dei crediti non riscossi dall'amministrazione fiscale. La Commissione tecnica, istituita presso il Mef sul riordino della riscossione e l'analisi del magazzino in carico all'Agenzia delle entrate-Riscossione "sta facendo la ricognizione e all'esito di questo faremo le opportune valutazioni, penso che entro fine mese avremo dei riscontri", ha detto Leo.
La verifica sui carichi renderà più chiaro il quadro su quanti possono essere abbandonati, quanti gestiti in modo differente e quanti possono, eventualmente, essere oggetto di una rottamazione. Considerando che la montagna dello stock ammonta a 1.275 miliardi e che circa tre quarti sono debito sotto i mille euro si aprirebbero ampie chances di recupero. Ma la prudenza è d'obbligo, visto che molte appartengono a soggetti defunti o falliti.
Dalle risorse eventualmente disponibili si capirà se possibile procedere al taglio Irpef per i redditi fino a 50-60mila euro. "Vediamo le risorse e come si può fare", ha risposto Leo interpellato sulla questione. Al momento il governo può contare sugli 1,6 miliardi del gettito del concordato preventivo biennale che si è chiuso a dicembre scorso a cui andrebbero aggiunti gli incassi del ravvedimento speciale che scade il 31 marzo prossimo.
Roma, 13 mar. (Adnkronos) - Il governo è "determinato" a contrastare l'evasione fiscale e allo stesso tempo alleggerire la pressione sui contribuenti onesti. Per il taglio delle tasse al ceto medio bisognerà aspettare gli esiti a fine marzo della verifica della commissione tecnica sullo stock dei debiti fiscali da 1.275 miliardi di euro. Il nuovo corso del governo per le verifiche ex ante, intanto, sta portando i primi frutti con un calo del 19% dei contenziosi nei primi due mesi dell'anno. Nel suo intervento alla cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario tributario 2025 alla Camera il viceministro al Mef Maurizio Leo si è soffermato su punti fermi e benefici attesi dalla riforma fiscale.
"Il tema dell'evasione fiscale è sotto gli occhi di tutti, abbiamo un tax gap che oscilla tra 80 e 100 miliardi e dobbiamo assolutamente contrastarlo, come pure la pressione fiscale su cui il governo si è mosso con determinazione, riducendo aliquote da 4 a 3 e rendendo strutturale questa misura cui si aggiunge il taglio del cuneo", ha sottolineato Leo. Accanto a questi due pilastri della lotta all'evasione e della riduzione della pressione fiscale, anche quello della semplificazione e della certezza del diritto, pilastro fondamentale quest'ultimo per "contrastare fenomeni illeciti, ma al tempo stesso attrarre capitali da estero", ha aggiunto.
Il tutto rafforzando 'l'arsenale' ex ante per indirizzare su un percorso di collaborazione i rapporti tra Stato e contribuente. In questa cornice il concordato preventivo biennale e della cooperative compliance stanno portando i primi frutti: nei primi due mesi del 2025 rispetto ai primi due mesi del 2024 c'è stata "una contrazione del contenzioso tributario" con un calo "del 19% dei nuovi giudizio incardinati", ha detto Leo, rilevando che "in alcune corti del Sud il calo si attesta addirittura al 50%".
Si attende per fine mese l'esito della requisitoria tecnica sullo stock dei crediti non riscossi dall'amministrazione fiscale. La Commissione tecnica, istituita presso il Mef sul riordino della riscossione e l'analisi del magazzino in carico all'Agenzia delle entrate-Riscossione "sta facendo la ricognizione e all'esito di questo faremo le opportune valutazioni, penso che entro fine mese avremo dei riscontri", ha detto Leo.
La verifica sui carichi renderà più chiaro il quadro su quanti possono essere abbandonati, quanti gestiti in modo differente e quanti possono, eventualmente, essere oggetto di una rottamazione. Considerando che la montagna dello stock ammonta a 1.275 miliardi e che circa tre quarti sono debito sotto i mille euro si aprirebbero ampie chances di recupero. Ma la prudenza è d'obbligo, visto che molte appartengono a soggetti defunti o falliti.
Dalle risorse eventualmente disponibili si capirà se possibile procedere al taglio Irpef per i redditi fino a 50-60mila euro. "Vediamo le risorse e come si può fare", ha risposto Leo interpellato sulla questione. Al momento il governo può contare sugli 1,6 miliardi del gettito del concordato preventivo biennale che si è chiuso a dicembre scorso a cui andrebbero aggiunti gli incassi del ravvedimento speciale che scade il 31 marzo prossimo.
Palermo, 13 mar. (Adnkronos) - All'alba di oggi i Carabinieri del Comando Provinciale di Messina e i Finanzieri dei Comandi Provinciali di Catania e Messina hanno effettuato una vasta operazione nelle Province di Messina e Catania, con l’esecuzione di misure cautelari emesse dai Gip dei Tribunali del capoluogo peloritano e di quello etneo, su richiesta delle rispettive Procure, nei confronti 39 persone, a vario titolo indagate, per associazione a delinquere di stampo mafioso, associazione finalizzata al narcotraffico, numerosi episodi di spaccio di stupefacenti, estorsione, rapina, accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti - tutti reati aggravati ai sensi dell’art. 416-bis.1 del codice penale "poiché commessi con metodo mafioso o con il fine di agevolare il clan Cappello-Cintorino' e trasferimento fraudolento di valori.
Le due ordinanze sono il risultato dello stretto coordinamento investigativo attuato tra gli Uffici Giudiziari di Catania e di Messina, sotto la supervisione della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, al fine di monitorare più efficacemente le persistenti attività, anche di sfruttamento economico del territorio, proprie dei citati clan per effetto delle cointeressenze nei territori “di confine” delle due province.
I particolari dell’operazione saranno forniti nel corso di una conferenza stampa che sarà tenuta alle ore 10:30, presso il Palazzo di Giustizia di Messina (via Tommaso Cannizzaro).
Palermo, 12 mar. (Adnkronos) - "Affronterò il processo con la massima serenità e con la consapevolezza di poter dimostrare la correttezza del mio operato, avendo sempre agito nel pieno rispetto del regolamento previsto dall’Assemblea Regionale Siciliana. Non ho mai, nella mia vita, sottratto un solo centesimo in modo indebito e confido che nel corso del giudizio emergerà la verità, restituendo chiarezza e trasparenza alla mia posizione. Resto fiducioso nella giustizia e determinato a far valere le mie ragioni con il rispetto e la serietà che ho sempre riservato alle istituzioni". Così Gianfranco Miccichè, rinviato a giudizio per l'uso dell'auto blu, commenta il processo che partirà a luglio. "Sono però amareggiato da quanto la stampa riporta sul fatto che, secondo il pm avrei arraffato quanto più possibile- dice - Nella mia vita non ho mai arraffato alcun che e su questo pretendo rispetto da parte di tutti".
Palermo, 12 mar. (Adnkronos) - L'ex Presidente dell'Assemblea regionale siciliana Gianfranco Miccichè è stato rinviato a giudizio con l'accuaa di peculato e concorso in truffa aggravata il. La prima udienza del processo si terrà il 7 luglio davanti alla terza sezione del tribunale di Palermo. Secondo l'accusa il politico, ex viceministro dell'Economia, avrebbe usato l'auto blu in dotazione, in quanto ex Presidente dell'Ars, per fini personali. In particolare avrebbe usato, non per fini istituzionali, l’Audi della Regione, per una trentina di volte, tra marzo e novembre del 2023, anche per fare visite mediche, e persino per andare dal veterinario con il gatto. Avrebbe fatto salire sull'auto anche componenti della sua segreteria e familiari.
Il suo ex autista, Maurizio Messina, che ha scelto il rito abbreviato, è stato invece condannato dal giudice per l’udienza preliminare Marco Gaeta a un anno e mezzo di carcere per truffa, più sei mesi con l'accusa di avere sottratto la somma che gli era stata sequestrata durante le indagini.
Milano, 12 mar. (Adnkronos) - La Corte di Assise di Appello di Milano ha assolto, ribaltando la sentenza a sette anni inflitta in primo grado, Salvatore Pace per il concorso nell'omicidio di Umberto Mormile, l'educatore del carcere di Opera ammazzato l'11 aprile 1990. Il delitto fu rivendicato dalla Falange Armata, organizzazione terroristica sulla quale gravitavano mafiosi, 'ndranghetista e componenti dei servizi segreti deviati. Mormile, 34 anni, venne assassinato a Carpiano, nel Milanese, mentre andava al lavoro, quando due individui in sella a una moto esplosero contro di lui sei colpi di pistola. Secondo l'accusa, Pace, 69 anni, diventato collaboratore di giustizia, si sarebbe messo a disposizione dei mandanti dell'omicidio. "Attendo di leggere le motivazioni" è il commento dell'avvocato Fabio Rapici, legale di alcuni dei familiari della vittima.