Il collegio dei probiviri è stato incaricato di valutare la compatibilità con la permanenza nell'associazione del magistrato in aspettativa coinvolto nell'inchiesta napoletano sulla cosiddetta P4
Il Comitato direttivo centrale dell’Associazione nazionale magistrati ha incaricato il collegio dei probiviri di valutare la compatibilità con la permanenza nell’associazione del magistrato in aspettativa Alfonso Papa, ora deputato Pdl, coinvolto nell’inchiesta della procura di Napoli sulla cosiddetta P4. E’ lo stesso statuto dell’Anm che stabilisce la competenza del collegio dei probiviri per eventuali sanzioni. Al Comitato direttivo centrale era presente anche Franco Greco, procuratore aggiunto di Napoli che coordina l’inchiesta sulla P4 e che si e’ astenuto dal voto per motivi di opportunità. “Ci sono comportamenti – ha detto il presidente dell’associazione, Luca Palamara, presiedendo il Cdc – di fronte ai quali non possono esserci indugi e tentennamenti”. Quindi ha proseguito: “L’anno scorso chiedemmo un passo indietro ai magistrati coinvolti nell’inchiesta P3, oggi non possiamo desistere dal chiedere la convocazione del collegio dei probiviri”. A questo punto, dunque, “decideremo se investire i probiviri della decisione della compatibilità con l’appartenenza all’Anm in conseguenza delle condotte a carico dell’onorevole Papa”, ha spiegato il segretario dell’associazione, Giuseppe Cascini, sottolineando come l’associazione “deve preoccuparsi per prima dei comportamenti dei propri associati e degli errori fatti che hanno portato all’emersione di certi personaggi. Sarebbe bene che facesse così anche la politica”.
Nel frattempo il fascicolo aperto a Perugia per competenza territoriale ruota intorno all’ipotesi che l’ex procuratore aggiunto di Roma Achille Toro possa avere fornito al parlamentare del Pdl Alfonso Papa informazioni relative all’inchiesta sugli appalti per i Grandi eventi, in cui sono stati indagati l’ex capo della protezione civile Guido Bertolaso e tra gli altri, il costruttore romano Diego Anemone. Sul fascicolo aperto nel capoluogo umbro vige il massimo riserbo. Ad essere iscritto nel registro degli indagati sarebbe solo l’ex pm Achille Toro. Nessun provvedimento nei confronti di Papa. A Perugia il fascicolo fa capo ai pm Sergio Sottani e Angela Avila. I sostituti procuratori stanno in particolare lavorando sull’ipotesi che Toro abbia informato Papa sull’indagine sugli appalti dei grandi eventi, con particolare riferimento a Guido Bertolaso. Achille Toro e il figlio Camillo hanno chiesto di patteggiare la condanna per rivelazione di segreto d’ufficio nell’indagine sugli appalti. L’udienza è fissata per il 12 luglio prossimo. I pm di Perugia e quelli di Napoli negli ultimi mesi si sono scambiati informazioni anche su altri fascicoli e altri personaggi, come ad esempio, quello sull’ex direttore del Sismi Niccolò Pollari e l’ex funzionario Pio Pompa.