A Milano inizia l’udienza preliminare del processo a Lele Mora, Emilio Fede e Nicole Minetti per induzione e favoreggiamento della prostituzione, anche minorile, nelle serate del bunga bunga di Arcore.
I ruoli dei tre accusati sono stati definiti dai pm. Per Mora: arruolatore di prostitute. Per Fede: fidelizzatore delle ragazze. Per Minetti: amministratore di bordello. Tutti al servizio dell’Utilizzatore finale.
Il trio Olgettina
Poi dicon che l’Italia non funziona
con un premier che non combina niente…
Si tratta di menzogna bella e buona
che il tribunal smentisce bellamente.
Il bunga bunga è stato organizzato
in modo degno di un paese al top,
ogni ruolo fu ben coordinato
in modo da procedere no stop.
Con un arruolatore di puttane,
che al momento, purtroppo, sta in galera
e il fidelizzator di cortigiane,
che le sceglieva e le portava a sera
alla magione del finale utente,
c’era pur del bordello la maitresse
che controllava non mancasse niente:
alloggio, vitto, paga e sante messe.
Per soddisfare gli arcorian bisogni
di fanciulle ce n’era una congerie,
a detta di Madame: “Proprio di ogni:
le zoccole con quelle un po’ più serie,
le sudamericane da favela,
le vie di mezzi e quelle come me…”.
Ciascuna un’Eva pronta con la mela
da presentare a un flaccidon premier.
C’è stata pur la bella minorenne,
nipote di un egizio governante,
la qual però n’è uscita sempre indenne,
con qualche busta piena di contante…
Nonostante il parere dei pm,
Rossella e gli altri son tutti concordi:
nella magione del Matusalemme
giammai ammucchiate infam, giammai bagordi!